Filippo Tortu è campione italiano dei 200 metri, nove anni dopo il tricolore sulla distanza nella categoria Allievi. Agli Assoluti di Molfetta è tornato il Tortu che non ci si aspetta, non tanto per il risultato quanto per la reazione dopo la vittoria.
Primo d’autorità sul traguardo in 20”14, a soli quattro centesimi dal personale (20”10) stabilito ai Mondiali 2022, dopo una curva pennellata e un bel rettilineo in progressione. Bello, composto – come nel suo stile – ma stavolta anche molto redditizio. Come non capitava da un po’ partendo dai blocchi.
Atletica: super Tortu agli Assoluti, il gesto liberatorio
Il velocista delle Fiamme Gialle ha poi liberato nella notte pugliese un grido quasi liberatorio, si è abbassato le spalle del body, ha chiamato l’applauso del pubblico. E si è preso anche un cartellino giallo. “Neanche all’oratorio quando giocavo a calcio”, commenterà alla fine sorridente. A lui sul podio anche il nuovo Trofeo Mennea, dedicato al campione olimpico e primatista del mondo dei 200.
Ci voleva proprio una gara individuale di nuovo da protagonista che assicura ai Mondiali di Budapest di fine mese (19-25 agosto) il doppio impegno sui 200 metri e con la 4×100.
Atletica: super Tortu agli Assoluti, ora 200 e 4×100 ai mondiali
Perché l’aveva detto che la voglia di gareggiare era tanta dopo l’inciampo di Grosseto, quando esultando per la qualificazione iridata della staffetta – con una sua ottima seconda frazione – si era infortunato alla spalla. Una sublussazione da troppa gioia che ha fatto tremare l’atletica azzurra.
“È stato un qualcosa non da me, è stata una settimana molto complicata con tre allenamenti e due sessioni di fisioterapia al giorno – ha commentato Filippo Tortu alla fine ai microfoni Rai – Penso di avere corso il miglior 200 della mia vita, un mese dopo aver corso il peggiore in Coppa Europa. Qual è il vero Tortu? Lo vedremo ai Mondiali. L’obiettivo è correre sotto i 20 secondi. Dopo la curva mi sono sentito proprio bene in spinta fino al traguardo. Sono davvero soddisfatto”.