Tutti in corteo in via Buonarroti per ricordare Chen Wen Tao a Monza

Oltre 200 persone si sono radunate sabato 29 aprile per ricordare il ragazzino 11enne investito in via Buonarroti.

Oltre duecento persone, tra amici, compagni di scuola, atleti dell’Eureka, adulti, e conoscenti hanno partecipato al corteo organizzato da Fiab Monza in Bici per ricordare Chen Wen Tao, da tutti conosciuto con il nome di Andrea, il ragazzino di 11 anni investito e ucciso lo scorso 27 aprile mentre attraversava via Buonarroti all’altezza del civico 189. Proprio qui, dove si vedono ancora i segni dell’incidente sull’asfalto, è arrivato il lungo corteo partito alle 16 dalla sede della consulta di quartiere. Una prima tappa è stata sul sagrato della chiesa di San Giacomo e Donato.

Tutti in corteo tra amici, parenti e compagni di scuola e di basket

I ragazzi in corteo foto Fabrizio Radaelli

Qui i tanti amici di Chen, i compagni di basket con le magliette e le felpe della squadra, si sono stretti in un lungo abbraccio. Qui uno di loro ha preso la parola a nome di tutti per cercare di dare voce a una morte impossibile da capire. «Non riusciamo a capacitarci che non ci sia più. Sentiamo spesso di incidenti sulle strade, ma non pensiamo mai che possa capitare a uno di noi, a un nostro amico». Lo stesso sgomento sul volto dei compagni di classe, che hanno saputo la notizia della morte dello studente, iscritto al primo anno della scuola media al collegio Guastalla, venerdì 28 aprile quando erano già in classe.

Tutti in corteo e la Fiab con le zone 30

La richiesta di Fiab foto di Fabrizio Radaelli

Forte la richiesta fatta dai membri di Fiab Monza in Bici perché si accelerino i tempi per l’introduzione di zone 30 in città, perché le strade siano messe in sicurezza. Ma anche un impegno perché nelle scuole siano proposte più ore di educazione stradale, per insegnare ai bambini e ai ragazzi come ci si muove a piedi e in bicicletta quando si è in strada. A sfilare in corteo anche l’assessore alla Mobilità, Giada Turato, che non ha però voluto rilasciare dichiarazioni, ma che ha seguito in silenzio la lunga processione fino al luogo dell’incidente. Fiori, disegni, biglietti sono stati posati con amore e dolore proprio davanti alla casa del ragazzino.

Tutti in corteo e i problemi di via Buonarroti

La posa di fiori e disegni in via Buonarrori Foto di Fabrizio Radaelli

Impossibile per i suoi amici e compagni di scuola trattenere le lacrime. «Perché è successo», si sono chiesti, «Perché un ragazzo deve morire così in strada a 11 anni». Domande a cui gli adulti, a cominciare dai genitori dei compagni di classe, dagli insegnanti, gli educatori, gli allenatori della squadra, hanno cercato in questi giorni di dare risposte. Domande che gli adulti hanno poi rivolti all’amministrazione perché intervenga in quel tratto di strada. «Io abito qui, accanto alla casa della famiglia del bambino – ha raccontato una residente -. Abito qui da venticinque anni e mai nulla è stato fatto per mettere in sicurezza questo tratto di via Buonarroti. Abbiamo chiesto che vengano disegnate delle strisce pedonali perché è impossibile per noi attraversare la strada in sicurezza. Anche io sono stata investita proprio qui. E poi chiediamo che il muretto che è stato fatto per delimitare la pista ciclabile, lo stesso su cui è caduto il corpo del ragazzino, sia segnalato. Tante macchine non lo vedono e ci vanno a sbattere». A scortare il lungo serpentone di gente, tra cui anche le zie e la sorella maggiore di Chen Wen Tao c’erano gli agenti della Polizia locale, che hanno poi riaccompagnato i partecipanti di nuovo verso la chiesa di San Giacomo e Donato.

Tutti in corteo e il messaggio del Guastalla

In tanti però hanno scelto di rimanere ancora lì, davanti ai fiori, candele e disegni lasciati in ricordo. Molti i genitori dei compagni di classe, ancora sconvolti. «Anche noi abbiamo saputo di quanto era successo dalla scuola, che ha fatto subito quadrato intorno ai nostri figli, cercando di aiutarli ad elaborare qualcosa di terribile».

Proprio dal collegio Guastalla è partito un messaggio rivolto a tutti i compagni e i genitori. «Anche noi siamo confusi per la tristezza e l’inquietudine di questa che è veramente una prova: delle nostre convinzioni, perché crediamo che l’uomo sia fatto per la vita, della nostra attenzione agli altri, piccoli e grandi, del nostro lavoro, che tante volte svolgiamo con superficialità. Preghiamo per lui, per la sua mamma e il suo papà, per tutti i suoi familiari. Offriamo il nostro impegno e le nostre fatiche perché riposi in pace».

Venerdì 5 maggio una cerimonia a Nova Milanese

Gli amici e quanti conoscevano Chen Wen Tao lo saluteranno venerdì 5 maggio con un momento di commemorazione a Nova Milanese (in via Torricelli dalle 14.30 alle 17.30).