Il Comune di Seregno ha ottenuto il pieno possesso di un capannone confiscato alla mafia. A seguito di una azione congiunta coordinata dalla Prefettura e a cui hanno partecipato tre pattuglie della Polizia Locale, condotte dal comandante Giovanni Dongiovanni, e una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Seregno, è stato definitivamente sgomberato il capannone di via Marsala, immobile in precedenza confiscato alla criminalità organizzata e assegnato al comune di Seregno. All’operazione hanno partecipato due funzionari dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
Seregno, il Comune torna in possesso dello stabile confiscato alla mafia: l’assegnazione un anno fa
L’assegnazione dell’immobile risale ad un anno fa. Contestualmente l’Agenzia aveva emesso una ordinanza di sgombero, ma fino ad oggi il Comune di Seregno non ha potuto disporne in quanto lo stabile era occupato da alcune persone che ne avevano avuto il possesso, senza regolare atto di locazione o similare, dai precedenti proprietari. Decorsi tutti i tempi per le intimazioni ed i ricorsi, l’Agenzia ha quindi fatto valere l’ordinanza procedendo a sgombero forzato.
Seregno, il Comune torna in possesso dello stabile confiscato alla mafia: era stata avviato un commercio di pneumatici, rinvenute 2mila gomme
Nello stabile, in precedenza, era stata avviata una attività di commercio di pneumatici, integrata abusivamente con il servizio di gommista.
Durante l’operazione sono stati rinvenuti circa duemila pneumatici, oltre ad alcuni attrezzi da lavoro e materiale vario.
Il materiale rinvenuto durante lo sgombero. In caso di inottemperanza, il materiale sarà smaltito con addebito delle spese a carico del proprietario.