A Seregno, si profila un periodo di grandi disagi nella viabilità soprattutto nella zona sud-ovest. Dal 15 marzo prenderanno il via i lavori per la metrotramvia Milano-Seregno. Saranno tre mesi di cantieri, di sconvolgimento del traffico, di passione per tutti gli automobilisti e in particolare per i residenti. Il progetto della metrotranvia è stato presentato alla città, dopo che erano già stati informati i comitati di quartiere di Sant’Ambrogio e San Carlo, martedì 28 febbraio, in una gremita sala Gandini. Erano presenti i tecnici: Matteo Colombo di Metropolitana milanese, Beatrice Uggioni di città metropolitana, Nicola Bona, projet manager della Cmc (cooperativa muratori cementisti) di Ravenna, Gaetano Delfanti di città metropolitana di Milano, e il sindaco Alberto Rossi.
Metrotranvia, tracciato di 14 chilometri e 8 comuni coinvolti: 58 minuti per arrivare a Milano
Nel corso dell’esposizione è stato detto che il tracciato sarà di 14 chilometri, 8 i comuni coinvolti e 25 le fermate. Per arrivare a Milano dalla Brianza con la nuova metrotranvia ci vorranno 58 minuti. Il primo viaggio sarà possibile non prima di tre anni con una stima di termine lavori a 38 mesi. La realizzazione della metrotranvia Milano-Desio-Seregno rivoluzionerà il collegamento tra la Brianza e il capoluogo lombardo. L’opera prenderà il posto della dismessa tranvia extraurbana Milano Desio- Seregno, che fino agli inizi degli Settanta del secolo scorso terminava al capolinea di Carate Brianza, mentre agli inizi degli anni Sessanta, il tratto dal bivio di piazza Prealpi a Seregno verso Giussano era già stato soppresso. L’attuale capolinea a Seregno è previsto alle porte dell’ingresso dell’area delle Ferrovie dello Stato. Per la nuova tratta è prevista la demolizione del dismesso impianto tranviario, con il rifacimento integrale dell’attuale struttura di armamento e trazione elettrica oltre all’installazione dell’innovativa tecnologia impiantistica e di segnalamento. Nella prima parte, da Parco Nord a Paderno Dugnano località Calderara (7,9 km), sarà a doppio binario mentre una seconda parte della linea, da Calderara a Seregno FS (6,4 km) sarà a singolo binario con raddoppi agli incroci. Le fermate saranno 25, poste a una distanza di circa mezzo chilometro e situate tra Milano, Bresso, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Nova Milanese, Desio, Seregno. A Desio le fermate saranno sette, mentre a Seregno le fermate saranno quattro, con una distanza di 540 metri l’una dall’altra.
Metrotranvia, tram bidirezionali
Dalle porte della stazione di Seregno partiranno e arriveranno corse , tram bidirezionali di nuova acquisizione, da e per Milano Maciachini M3 con un tempo di viaggio di 58 minuti. La velocità commerciale della linea, tenendo conto dei tempi tecnici e delle soste per le fermate, è stimata in di 20 chilometri orari. La linea è in grado di soddisfare una frequenza massima di 10 minuti nell’ora di punta tra Paderno Dugnano e Seregno, mentre non presenta vincoli alla frequenza di passaggio tra Paderno Dugnano e Milano. Al momento sono previsti tram ogni 5 minuti nella fascia di punta nella tratta tra Milano e Paderno e tram ogni 10 minuti nella fascia di punta e 30 minuti nella fascia di morbida nella tratta tra Paderno e Seregno. Ogni tram potrà trasportare fino a 190 passeggeri. Beatrice Uggioni di città Metropolitana ha riferito che uno studio di MM spa ha stimato in 250 passeggeri seregnesi che utilizzeranno il tram ogni ora. L’opera costerà 260 milioni di euro, di cui 160 milioni stanziati dallo Stato, il resto suddiviso tra Città Metropolitana, provincia di Monza e Brianza e i comuni toccati dalla linea. L’impegno spesa di Seregno è di 2 milioni. La tratta Seregno FS- Maciachini M3 sarà esercita da 18 nuovi tram bidirezionali da 25 metri, messi a disposizione dal Comune di Milano. La tratta Paderno Calderara-Cairoli M1 sarà esercita da tram monodirezionali già circolanti sulla rete urbana milanese, modello Hitachi Rail Sirio, da 285 posti e lunghezza pari a 35 metri.
Metrotranvia, proteste per il mancato interscambio Fs
E’ seguito un vivace dibattito tra il pubblico presente e il gruppo di tecnici in cui i seregnesi hanno espresso tutta la loro contrarietà alla realizzazione della metrotramvia che non sfocerà com’era previsto all’interno dell’area delle Ferrovie dello Stato, per un interscambio come le partenze dei treni. Anche il sindaco Alberto Rossi ha manifestato la sua contrarietà all’opera: “non condivido tutti gli aspetti dell’opera, da sindaco avrei scelto un altro tracciato, purtroppo quando mi sono insediato nel 2018 era già stato tutto deciso, e nonostante le numerose riunioni seguite, non è stato possibile rimetterlo in discussione”. Poi ha aggiunto: “avrei preferito che la metrotranvia arrivasse su uno dei binari non utilizzati all’interno dell’area della stazione Fs, ma Rfi per ora non l’ha concesso. Continuerò la trattativa, perché è impensabile che la metrotramvia si fermi nei pressi dell’ingresso e i passeggeri che intenderanno usufruire del treno dovranno percorrere un tratto accidentato di oltre 500 metri usando il sottopasso di via Sciesa molto trafficato”.