Metrotranvia Milano-Desio-Seregno, i timori di Confcommercio Alta Brianza per 4mila imprese

L'avvio dei cantieri a metà marzo per la metrotranvia Milano-Desio-Seregno preoccupa l'Associazione Territoriale Alta Brianza di Confcommercio.
Il rendering della metrotranvia
Il rendering della metrotranvia Pier Mastantuono

Esultano le istituzioni per la firma di un cantiere storico, aspettano i pendolari: ma la notizia dell’avvio dei cantieri a metà marzo per la metrotranvia Milano-Desio-Seregno non piace a tutti.

È il caso dell’Associazione Territoriale Alta Brianza di Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza che ha comunicato la preoccupazione attraverso una nota con la richiesta di un incontro.

Metrotravia Milano-Desio-Seregno, Confcommercio Alta Brianza: “Nel 2023 serve un trenino che collega la Brianza a Milano? Chi pensa alle 4mila imprese sull’asse interessato?”

Apprendiamo che Città Metropolitana di Milano ha firmato il contratto da 131 milioni di euro con l’impresa di costruzioni CMC di Ravenna per la realizzazione della Metrotranvia Milano – Seregno. Una realizzazione che vedrà 38 mesi di lavori (salvo ritardi) e di cantieri sul nostro territorio – dicono – Non entriamo nel merito dell’opera in questione, anche se nel 2023 parlare di mobilità su un trenino che collega la Brianza con Milano, si fatica a percepirne l’effettiva utilità. La nostra preoccupazione riguarda le 4.000 imprese presenti su tutto l’asse interessato dai lavori. Negozi, servizi, mercati e professionisti, i quali vengono da anni molto difficili (pandemia, rincaro energia, contrazione dei consumi per gli effetti inflattivi). Ci domandiamo, perciò, se sia veramente il caso di porre in essere un’opera che andrebbe a
distruggere tanti esercizi commerciali presenti sull’asse della metrotranvia. La politica si ricorda di queste imprese?
“.

Metrotravia Milano-Desio-Seregno, Confcommercio Alta Brianza: “Chiediamo un incontro urgente”

E poi: “Chiediamo un incontro urgente per capire l’effettivo impatto che quest’opera avrà sul
territorio. E ci auguriamo che gli enti preposti abbiano già stanziato risorse a fondo perso
(adeguate) per risarcire le imprese che subiranno un grave danno con 38 mesi di chiusura
per lavori
“.