Regalia, Pedemontana e la D Breve “oggi impraticabile che mi è costata tre proiettili in posta”

L'architetto che ha diretto il progetto dell'autostrada a 25 anni di distanza. Cosa fare per risolvere il sistema mobilità di Monza e Brianza?
Monza: Umberto Regalia con il presidente della Provincia di Monza Roberto Invernizzi
Monza: Umberto Regalia con il presidente della Provincia di Monza Roberto Invernizzi Fabrizio Radaelli

Non ci sono cure immediate in grado di decongestionare le strade della Brianza: la constatazione non è di uno dei tanti automobilisti in coda la mattina, ma di Umberto Regalia, progettista del disegno originale di Pedemontana. «Dopo il covid-19 – afferma – il traffico è tornato stressato come prima della pandemia, ma ha cambiato forma: mi sembra che ci siano meno blocchi nelle ore di punta e movimenti più diffusi durante tutta la giornata. I veicoli in circolazione sono forse aumentati, ma gli orari di lavoro sono meno vincolati».

Regalia, Pedemontana e la D Breve: “Milano non sarà la cura”

La medicina, aggiunge, non può arrivare da Milano «che vive del lavoro dei pendolari ma rende la loro vita sempre più difficile combattendo una guerra alle auto che sarebbe condivisibile se accompagnata da una crescita del trasporto pubblico che non c’è». Un incentivo a viaggiare in treno, prosegue, potrebbe arrivare da misure come il biglietto unico valido anche sulla metropolitana.

Quando si parla di viabilità non si può non nominare Pedemontana: «Qualche sollievo lo porterà – nota Regalia – ma molto meno di quanto potrebbe ed è un delitto. Un’opera che costa così tanto territorio e così tanti soldi pubblici non può rimanere per pochi. L’ho detto tante volte: il costo elevato del pedaggio tiene lontani gli utenti».

Regalia, Pedemontana e la D Breve: come andrebbe fatta

Le possibili soluzioni, aggiunge, sono le stesse già ripetute: «Le corsie da Cesano a Vimercate – spiega l’esperto – andrebbero ridotte da tre a due: era il nostro disegno “lombardo” originale, modificato dal Cipe per rispondere a un timore di saturazione irrealistico e dimostrato insussistente dai fatti. Occorre tornare a due corsie e scendere da 130 km orari di velocità che nessuno potrà mai sfruttare a 110 km all’ora che, come dimostra lo studio della Provincia, sono un sogno dato che la velocità media è di 40 chilometri l’ora: con il taglio si eviterebbero migliaia di espropri e si risparmierebbero centinaia di milioni di euro che si potrebbero destinare alla contrazione della tariffa per rendere Pedemontana utilizzabile dai brianzoli come “circonvallazione interna” e darle un senso trasportistico, economico e sociale, soprattutto oggi che il luogo di lavoro non è più solo Milano».

Regalia, Pedemontana e la D Breve dei tre proiettili

Il progettista rilancia la proposta di «regionalizzare la concessione per attuare possibili le varianti che la rendano sostenibile» e auspica l’aumento degli svincoli tra Biassono e Lesmo. E sulla ipotesi della tratta D breve commenta: «Mi ha quasi commosso perché segue un mio tracciato di 25 anni fa che mi è costato tre proiettili nella cassetta della posta. Resto convinto che sia la migliore soluzione possibile sul piano trasportistico, ma penso che per ragioni non trasportistiche e oggi non risolvibili non sia praticabile. Confido che non si trasformi in un vicolo cieco con il rischio che vada a sbattere anche il resto del progetto, che sarebbe il peggiore dei mali».