Polizia penitenziaria, uova di pasqua e regali per i bambini in ospedale

Gli agenti della Polizia penitenziaria di Monza tra i bambini ricoverati al San Gerardo, Vimercate e Desio per consegnare le uova di Pasqua.
Polizia penitenziaria ospedale uova di pasqua
Polizia penitenziaria ospedale uova di pasqua

Torneranno anche nella giornata di giovedì 6 aprile, gli agenti della Polizia penitenziaria di Monza tra i bambini ricoverati dell’ospedale San Gerardo per consegnare le uova di Pasqua ai piccoli pazienti. Un gesto solidale che si rinnova dopo la consegna dello scorso anno, sempre in occasione della Pasqua. 

Polizia penitenziaria, mercoledì a Monza: poi anche al Comitato Verga, Vimercate e Desio

Polizia penitenziaria ospedale uova di pasqua
Polizia penitenziaria ospedale uova di pasqua

Mercoledì 5 aprile, in mattinata, hanno incontrato i piccoli del reparto di pediatria e successivamente sono andati a visitare anche i pazienti del reparto della terapia intensiva pediatrica. Giovedì 6 aprile il tour degli agenti della Penitenziaria di Monza continua con l’incontro con i bambini e le famiglie accolti negli spazi del Comitato Maria Letizia Verga. Gli agenti continueranno il tour per consegnare le uova di Pasqua andando al reparto di pediatria dell’ospedale di Vimercate, mentre venerdì 7 aprile saranno alla pediatria dell’ospedale di Desio.

Polizia penitenziaria, iniziativa a titolo volontario che ha coinvolto tutti

In dono portano non solo uova di cioccolato ma anche colombe e giocattoli. «L’amore per la vita e in particolare per questi giovanissimi pazienti, spinge l’intero reparto della Polizia penitenziaria di Monza a impegnarsi fortemente sul fronte della solidarietà – spiegano gli agenti – Questa iniziativa ha coinvolto tutti. Il personale ha organizzato una raccolta fondi a titolo volontario. Volevamo far sentire la nostra vicinanza alle famiglie dei piccoli ricoverati ma anche al personale infermieristico e ai medici, che come noi si trovano a svolgere un lavoro duro e delicato ogni giorno. Il nostro pensiero va soprattutto ai bambini ricoverati, che sono dei piccoli eroi».