Alla luce dei fatti c’era qualcuno che poteva sospettare: a Omate alcuni cittadini hanno ricevuto una lettera d’avviso che sulle loro proprietà verranno effettuati dei rilievi per Pedemontana. Il sindaco Simone Sironi non aveva lasciato spazio alla diplomazia: già in occasione del tavolo di confronto convocato dalla Provincia per martedì era intervenuto duramente per l’assenza dei due interlocutori principali per la realizzazione dell’opera, Regione Lombardia e Apl.
Pedemontana, le lettere ai residenti di Omate per i rilievi
L’irritazione al tavolo istituzionale è però poi montata a rabbia una volta rientrato ad Agrate «quando un cittadino di Omate mi ha contattato per dirmi che gli era arrivata una lettera di Pedemontana, che poi mi ha fatto recapitare – spiega Sironi – dove in sostanza gli veniva comunicato che, in base all’affidamento della progettazione della tratta D definitiva fatta a gennaio, sul suo mappale verranno effettuati dei rilievi, prove e analisi. Peccato che nulla di questo ci sia stato riferito durante l’incontro con la Provincia dove anzi ci era stato detto che Regione stava ancora approfondendo tre soluzioni: la tratta lunga, quella breve e l’opzione di utilizzare l’A51 con il raccordo con l’A4».
Sironi ha allora poi approfondito la questione verificando che la stessa lettera era stata ricevuta anche da altri residenti di Omate e non solo: «Sono anche andato a vedere sul sito di Pedemontana, nella sezione Amministrazione trasparente e ho visto una serie di affidamenti che Pedemontana ha fatto negli ultimi mesi. Tra cui quello per la realizzazione del progetto definitivo della tratta D per circa 5 milioni di euro senza però esplicitare quale tracciato. Ma è evidente che sia la tratta D breve perché altrimenti i costi di progettazione sarebbero superiori ai 5 milioni stanziati, e perché per le altre due opzioni, la lunga e il collegamento con la A51 già esistente, non sarebbero necessarie le analisi sui terreni».
Pedemontana, sindaci del Vimercatese sempre contrari
Come detto, tutto questo però non era emerso nel tavolo convocato dalla Provincia martedì: «In quella sede ci è stato detto delle tre opzioni ancora al vaglio – prosegue Sironi – Noi tutti abbiamo espresso il nostro parere condiviso sul fatto che la tratta D non sia da realizzare e che bisognerebbe puntare a utilizzare le infrastrutture già presenti, e quindi l’A51. Poi però torniamo a casa e ci troviamo davanti questi elementi. Questo può solo significare o che Regione e Apl stanno procedendo senza comunicare con la Provincia o che questa ha presentato a noi sindaci una situazione non reale. Hanno già deciso ma nessuno ha il coraggio di prendersi la responsabilità di dire quel che vogliono fare. Hanno avviato queste interlocuzioni con i sindaci perché lo dovevano fare, ma non hanno la minima voglia di sentire le nostre opinioni».