Pedemontana: il Pd va all’attacco della Lega “Non ascoltano nemmeno i loro sindaci”

Sulla costruzione dell'infrastruttura brianzola scendono in campo Virtuani e Di Paolo mostrando la propria contrarietà
Pedemontana rendering tunnel Arcore weBuild
Pedemontana rendering tunnel Arcore weBuild

Pedemontana resta sempre d’attualità. In queste ultime ore dopo il battibecco nel centrodestra, interviene il Pd provinciale, sulla scorta della decisione di Matteo Baraggia sindaco di Aicurzio, che ha lasciato la Lega. “Tra i motivi di tale scelta c’è la posizione del suo ormai ex partito su Pedemontana. Baraggia – ricordano gli esponenti del Partito Democratico – si è scagliato contro il “metodo utilizzato per le modifiche al progetto di Pedemontana, con decisioni prese dall’alto senza condivisone con il territorio“. A rincarare la dose l’ex candidato deputato del Pd Vincenzo Di Paolo.

Pedemontana: il Pd va all’attacco e l’ideologia preconcetta leghista

“Sono parole che confermano quello che noi sosteniamo da tempo e dimostrano come la contrarietà a Pedemontana e alle modalità di azione della Lega di Salvini in Regione siano un pensiero condiviso da un intero territorio e non una posizione ideologica preconcetta” afferma il responsabile Enti Locali del PD e capogruppo in Consiglio Provinciale.
“È piuttosto vero il contrario – prosegue Di Paolo – la Lega ha sempre cercato di mascherare e zittire le perplessità e le voci critiche presenti anche tra i suoi amministratori locali: mentre Baraggia e altri portavano avanti la propria posizione, il coordinatore dei sindaci leghisti liquidava come ‘leggenda urbana’ la possibile contrarietà di alcuni amministratori del centrodestra e il consigliere regionale Monti continuava a insultare e denigrare i sindaci del centrosinistra che invece hanno alzato la voce per difendere le ragioni di un territorio.”

Pedemontana: il Pd va all’attacco e sta al fianco dei Comuni

Sulla questione si è espresso anche il segretario provinciale Pd Pietro Virtuani. “Noi siamo sempre stati a fianco dei Comuni  sostenendo le ragioni degli amministratori locali rispetto all’atteggiamento di Regione che non ascolta i cittadini e rispetto a un’opera che, così come progettata, è dannosa, insostenibile e devastante – ha chiosato il segretario –.Dispiace constatare come nel centrodestra chi voglia difendere il territorio sia costretto a dover abbandonare il proprio partito.  Noi continueremo a chiedere che questo progetto venga abbandonato e si trovino soluzioni alternative ai problemi infrastrutturali e dei trasporti per Monza e Brianza e per la nostra Regione”.