La Pedemontana resta sempre terreno di scontro politico ed in particolare questa volta la polemica è tra due consiglieri regionali di centrodestra del calibro di Federico Romani di Fratelli d’Italia e Andrea Monti della Lega.

Pedemontana: è scontro aperto, Romani “Potenziamo la tangenziale est”

“Non è possibile dire no a Pedemontana, come qualche esponente politico vorrebbe far credere – spiega Federico Romani commentando quanto emerso in occasione dell’incontro tenutosi lo scorso 19 ottobre, a Burago di Molgora fra i sindaci del Vimercatese su Pedemontana -. Il progetto delle tratte B 2 e C è già in fase esecutiva e i lavori potranno partire nel primo trimestre 2023. Sulla tratta D, invece, ci sono margini di trattativa. Per questo motivo, come ho già avuto modo di sottolineare nei diversi incontri con i sindaci sul territorio, la soluzione migliore è il potenziamento della tangenziale est. Occorre superare la retorica ambientalista e parlare chiaro ai cittadini”.

Pedemontana: è scontro aperto, Romani “La tratta D è modificabile”

Lo stesso esponente del partito di Giorgia Meloni evidenzia: “basta generare confusione e disinformazione su un tema così strategico per lo sviluppo del nostro territorio. Il progetto di Pedemontana della tratta D Breve, è l’unico che possa ancora essere rivisto e pertanto sosterremo – conclude Romani – proposte immediatamente realizzabili e senza spreco di risorse pubbliche come il potenziamento della tangenziale est nella nuova ipotesi di tratta D breve”.

Pedemontana: è scontro aperto, Monti “Così si ingannano i cittadini”

Immediata la replica del lazzatese Monti. “Duole constatare come alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, addirittura un consigliere regionale, stia inconsapevolmente ingannando i cittadini agitando come opzione proprio quella già scartata in partenza, perché non praticabile. Nella giornata di ieri, infatti, è stato divulgato un comunicato stampa a firma Federico Romani, dove si propone di utilizzare la Tangenziale A51 al posto della tratta D breve – ha chiosato il leghista -. La domanda sorge spontanea? Ma questo Consigliere Regionale dov’è stato fino ad oggi? Dov’era quando si lavorava ad una soluzione per rendere più sostenibile il completamento di Pedemontana? Dov’era quando la sua maggioranza, di cui fa parte, e la sua Giunta Regionale dove siedono due assessori di Fratelli d’Italia, approvavano ogni passaggio su Pedemontana, con l’incarico alla progettazione della tratta D Breve? “.

Pedemontana: è scontro aperto, Monti “Parole per una manciata di voti”

La sua analisi non si ferma qui. “Il tutto per assecondare, evidentemente in vista della prossima campagna elettorale personale (le imminenti Regionali), il sindaco di Arcore Maurizio Bono (Fratelli d’Italia) che in questi mesi è stato sempre impegnato ad andare a braccetto con le parti più sinistre dell’ambientalismo più oltranzista e oscurantista – ha sottolineato Monti -.   Ad Arcore insomma abbiamo una seconda Piombino: in Toscana c’è un primo cittadino di Fratelli d’Italia che sta tentando di bloccare un rigassificatore che rappresenta la speranza di vita o di morte di tantissime imprese, aziende e famiglie italiane. Senza quell’impianto l’intera Italia rischia di rimanere senza scorte di gas. In Brianza si vuole affossare il completamento di un’autostrada che aspettiamo da decenni e su cui stiamo lavorando con impegno e fatica in questi cinque anni di legislatura regionale. Davvero il futuro dei lombardi vale una manciata di preferenze personali? Non posso crederlo. Non è questo il mio modo di intendere la politica”. Intanto al Pirellone nelle ultime settimane si sono tenuti degli incontri tecnici con diversi sindaci del territorio e proseguono gli incontri pubblici nel Vimercatese organizzati da comitato No Pedemontana.