Matteo Baraggia rompe con il Carroccio e guarda a destra. Nei giorni scorsi infatti il primo cittadino aicurziese ha annunciato di aver definitivamente posto la parola fine sulla propria esperienza da militante della Lega rassegnando le proprie dimissioni dalla sezione Molgora.
Una cesura che arriva dopo tanti anni di impegno a favore del partito oggi guidato da Salvini: «Mi sono avvicinato alla Lega già da metà degli anni ’80 – spiega Baraggia -. La prima tessera l’ho fatta a 18 anni in via Bellerio e ho sempre abbracciato l’idea del federalismo, in stile svizzero, come unica soluzione per il buon governo».
La decisione, anche se annunciata dopo l’esito delle ultime elezioni, era stata maturata da Baraggia già da diverso tempo: «Negli ultimi anni ho cercato di far sentire la mia voce per cercare di evidenziare al partito diverse cose che non andavano Brianza, senza ricevere ascolto – prosegue -. Ho comunicato le mie dimissioni a inizio settembre ma mi è stato chiesto di dare comunque una mano per la campagna elettorale, o per lo meno di non uscire pubblicamente prima delle elezioni, e l’ho fatto. Ma dopo il 26 di settembre ho dato notizia a tutti i militanti e ai colleghi sindaci della Lega».
Diverse le motivazioni che hanno spinto Baraggia verso questa scelta: «A partire dal metodo utilizzato per le modifiche al progetto di Pedemontana, con decisioni prese dall’alto senza condivisone con il territorio. Così come l’esclusione dal Bando borghi del Progetto Aicurzio Borgo Solidale e la scarsa considerazione con cui è stato accolto quello sulla comunità energetica. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è però arrivata ad agosto, quando sono uscite le liste dei candidati al parlamento. Precedentemente mi avevano fatto firmare l’accettazione della candidatura e poi non mi hanno nemmeno chiamato per darmi una spiegazione sulle scelte diverse che sono state effettuate. Vedo che vengono portate avanti persone senza competenza e chi ha invece dimostrato le proprie capacità viene lasciato indietro. Tutte queste magagne prima o poi dovevano inevitabilmente emergere, e i risultati delle elezioni sono li a dimostrarlo».
Baraggia ha annunciato però che il suo impegno politico non terminerà con l’uscita dal Carroccio. La nuova destinazione potrebbe essere il partito di Giorgia Meloni: «Chiaramente io non sono di sinistra – chiude -. Ho avuto dei contatti col Fratelli d’Italia, mi sono state fatte delle domande e ho dato le mie risposte. Anche loro non si capacitano come la Lega non abbia voluto sfruttare le mie competenze».