Vimercate: così Pedemontana devasta il parco agricolo Pane

Il Pane di Vimercate e del Vimercatese sarà devastato dal passaggio dell'autostrada: un patrimonio di biodiversità messo a rischio.
Caponago piantumazione alberi parco Pane
Caponago piantumazione alberi parco Pane Michele Boni

Una linea bianca che corre da nord a sud passando in uno spazio vuoto compreso tra i centri abitati dei vari comuni. Questo è quanto finora si potuto vedere da quando sono iniziate a circolare le immagini della proposta di variante per la cosiddetta Tratta “D” Breve di Pedemontana nel Vimercatese.

Sotto quella linea bianca quel “vuoto” è riempito da un’area ricca di biodiversità che ospita specie protette di flora e fauna, sentieri percorsi quotidianamente da tanti cittadini, punti dove anche i più piccoli posso imparare l’educazione ambientale e per la quale nel corso degli anni è stato investito oltre mezzo milione di euro

Questo è quanto emerge dal report del Parco Agricolo Nord Est (Pane) sui valori naturalistici e fruitivi dell’area che potrà essere interessata dal passato dell’eventuale alternativa “breve” della Tratta D di Pedemontana.

Parco agricolo Pane: l’impatto di Pedemontana

L'impatto di Pedemontana (in rosso) sul parco agricolo Pane
L’impatto di Pedemontana (in rosso) sul parco agricolo Pane

L’impatto che avrà l’infrastruttura è ben riconoscibile guardando la planimetria del suo percorso relazionata ai confini del plis: «Complessivamente la lunghezza delle infrastrutture che saranno interne al territorio del Parco è di 18 km, il 65% del suo totale – spiega il diretto del Pane Massimo Merati -. Se si considera solamente la vera e propria autostrada, lunga circa 9 km, la percentuale è anche ampiamente superiore. Dalle carte che aveva fornito Pedemontana sembrava in realtà che il parco non fosse quasi toccato, ma questo solamente perché avevano ancora i confini vecchi. Tutta la parte centrale della tratta insiste invece su un’area che fa parte del parco dal 2021». 

Su quest’area è inoltre presente una grande varietà di fauna molto spesso tutelata anche a livello sovranazionale: «Abbiamo moltissimi punti di rilievo faunistico che ci consentono di recensire gli animali presenti. Nel complesso abbiamo 28 specie di interesse comunitario, e quindi protette da Bruxelles. La maggior parte dei nostri punti di rilievo sono però sarebbero in un’area tra i 500 metri e il chilometro di distanza dall’autostrada». Nel parco sono presenti inoltre circa 500 specie diverse di vegetali di cui 41 protette. 

Il patrimonio a rischio del parco agricolo Pane

«La maggior parte di queste sono concentrate sulla Molgora – prosegue Merati -. Nella zona nord il percorso andrebbe a tagliare il Bosco della Bruciata, un piccolo boschetto di grande pregio naturalistico con una fisionomia botanica che c’è solo in Lombardia. Ai tempi, quando si sono fatti gli studi ambientali per Pedemontana, l’opera era stata traslata a nord proprio per evitare di toccarlo». Oltre agli aspetti naturalistici ci sono anche quelli che riguardano la fruizione di quest’area.

«Ci sono parecchi sentieri che vengono incrociati o tagliati dal percorso. In questa fase non sappiamo dire se questi sentieri verranno chiusi o se ci sarà un sottopasso o un ponte ma sicuramente verranno intercettati. Altri si troveranno a correre a lato dell’autostrada perdendo completamente di significato». Oltre ai sentieri sono presenti anche delle aree per l’educazione ambientale degli studenti: «Il frutto di anni di progettazione con le scuole. Le aree sono in territori vicini ai plessi e anche le iniziative sono tarate in base a quel che offre il territorio. Questi spazi andranno tutti ristudiati perché il passaggio dell’autostrada cambia ovviamente la geografia del territorio».