Ospedale San Gerardo di Monza: ricoveri per Covid in calo, attivate le “aree neutre”

Venti ricoverati in meno per Covid in sette giorni all'ospedale San Gerardo di Monza. La situazione all'Asst Monza.
Covid San Gerardo Monza- credit Martina Santimone/Areu
Covid San Gerardo Monza- credit Martina Santimone/Areu

Venti ricoverati in meno per Covid in sette giorni. È il bilancio positivo dell’andamento del contagio all’ospedale San Gerardo di Monza. Oggi i ricoverati sono 36 di cui 2 in Terapia Intensiva. Un numero quest’ultimo che è rimasto invariato nelle ultime cinque settimane quando ha riaperto la Terapia Intensiva Covid. Si tratta di venti persone in meno rispetto alla settimana scorsa quando i ricoverati erano 56, già in calo rispetto alla settimana precedente (69). 

Ospedale San Gerardo di Monza: aumento degli accessi al pronto soccorso, in calo gli ingressi legati al virus

In forte aumento gli accessi globali al Pronto Soccorso che ha accolto questa settimana 2.004 pazienti (contro una media dell’ultimo periodo di 1800). Di questi sono giunti al Pronto Soccorso con sintomatologia Covid in 138, ma i ricoveri ritenuti necessari sono stati solo 5. 

È questo il dato più positivo perché si tratta di un calo di oltre il 50% dei nuovi ingressi legati al virus (in media nelle ultime settimane entravano 13 nuovi pazienti a settimana). 

Ospedale San Gerardo di Monza: il virus circola ancora, create aree neutre “ad hoc” per pazienti posiviti ricoverati per altre patologie

Il Covid continua però purtroppo a mietere vittime: anche questa settimana due decessi tra i pazienti ricoverati che, come ha più volte ricordato il professor Paolo Bonfanti, direttore delle Malattie Infettive, sono perlopiù pazienti anziani con un quadro clinico già compromesso. 

Nel numero totale dei pazienti Covid ricoverati alla Asst di Monza rientrano anche coloro che sono in ospedale per altre patologie, ma scoprono la positività una volta all’interno. Per situazione come queste che sono sempre più frequenti con la riapertura dell’attività e la diffusione del virus ancora forte, sono create delle aree ad hoc dette “neutre” dove gli specialisti delle varie discipline possono accedere per la visita ai pazienti che in questo modo restano fuori dagli altri reparti