Il progetto di potenziamento del nodo monzese di Serravalle potrà essere ritoccato, ma non stravolto: lo spiega l’assessora regionale alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi che, precisa, l’intervento «è ritenuto necessario da Serravalle per rendere più efficiente» la viabilità in corrispondenza dell’innesto tra l’A4, la tangenziale Nord e la Valassina.
Monza, svincolone di Serravalle: maggiore attenzione alle necessità dei cittadini
Sull’opera potrebbero piovere le prescrizioni del ministero dell’Ambiente che dovrà pronunciarsi sulla valutazione di impatto ambientale: «In quella fase – afferma l’esponente della giunta Fontana – il Comune potrebbe presentare le richieste di modifica che poi potrà riproporre nella conferenza di servizi in cui saranno coinvolti gli enti locali».
L’amministrazione Pilotto, precisa la Terzi, non potrà chiedere correzioni strutturali ma «una maggiore attenzione» alle necessità dei cittadini tra cui potrebbe rientrare la proposta di interrare il tratto della bretella che correrà nelle vicinanze della media Pertini, della elementare Omero e di strutture sportive frequentate dai ragazzi.
Monza, svincolone di Serravalle: si allontana l’ipotesi dell’inaugurazione nel 2026
È vero, ammette l’assessora, che il nuovo svincolo consumerà suolo nell’area del Casignolo dove, tra l’altro, sarà costruito il deposito dei treni della metropolitana, ma nemmeno le auto incolonnate fanno bene alla salute. «Garantendo la sicurezza – aggiunge – si cerca di contemperare gli equilibri e le esigenze di chi deve muoversi con quelle di chi invoca interventi che non impattino sull’ambiente».
Il parere del ministero potrebbe arrivare tra alcuni mesi e, con il passare del tempo, si allontana l’ipotesi che l’opera possa essere inaugurata per l’inizio delle Olimpiadi invernali 2026, come annunciato quando è stata finanziata: «Serravalle ci dice che i lavori partiranno nel 2025 – dichiara l’assessora – e la solleciteremo a rispettare i tempi. Infrastrutture come queste e come quelle ferroviarie sono necessarie a prescindere dai giochi olimipici: se anche il potenziamento verrà pronto qualche mese dopo il febbraio 2026 risolveremo le criticità del nodo di Monza».
Monza, svincolone di Serravalle: il fronte del no a San Rocco e Sant’Alessandro
In città, in particolare a San Rocco e a Sant’Alessandro, si allarga il fronte degli oppositori al progetto che la lista civica LabMonza definisce «inutile e dannoso».
«La Regione – commentano i portavoce Francesco Racioppi ed Emanuela Bandini – ha trovato oltre 40 milioni di euro per finanziarlo mentre ha impiegato anni per racimolare qualche soldo per la stazione ferroviaria di Monza Est che dal punto di vista viabilistico e dei servizi è più importante per la nostra città. Chiediamo che faccia un passo indietro e che lo svincolo non diventi la Pedemontana monzese: costosa, inquinante, non desiderata».