Monza, rigenerazione urbana: la giunta Pilotto dimezza il “bonus Sassoli”

Nuove regole per l'urbanistica a Monza: dimezzate le premialità previste dall'amministrazione di Dario Allevi per il recupero delle aree dismesse.
Monza Marco Lamperti
Monza Marco Lamperti

I privati che recupereranno gli edifici dismessi potranno ottenere dal Comune di Monza un aumento delle volumetrie non superiore al 10% rispetto a quelle previste dal piano di governo del territorio. Lo ha deciso la giunta Pilotto che ha cancellato i benefici introdotti nel 2021 dall’amministrazione Allevi che con due delibere aveva recepito l’opportunità concessa dalla Regione che, tramite l’articolo 40 bis con cui nel 2019 aveva modificato la legge urbanistica lombarda, aveva elevato fino al 20% le premialità per gli operatori intenzionati a ristrutturare le aree abbandonate da almeno cinque anni e fino al 25% per i progetti che garantivano la depermeabilizzazione del suolo.

Monza, rigenerazione urbana: il testo precedente era stato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale

La misura, secondo il centrodestra, avrebbe dovuto favorire la rigenerazione della città e attrarre investitori interessati a riqualificare le grandi aree degradate che avrebbero potuto godere anche di sconti sugli oneri di urbanizzazione. Poche settimane dopo l’approvazione dei provvedimenti in consiglio comunale, duramente osteggiati dal centrosinistra, il testo regionale era, però, stato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale che si era pronunciata in seguito a un ricorso presentato dal Comune di Milano e, di conseguenza, era stato congelato dall’allora assessora all’urbanistica Martina Sassoli.

Monza, rigenerazione urbana:

«Di fatto – spiega il suo successore Marco Lamperti non è mai stato revocato e, senza il nostro intervento, gli operatori che hanno risposto all’avviso pubblicato tre anni fa avrebbero potuto domandare un aumento di volumetria» consistente fino al prossimo ottobre.

«Incrementi del genere – aggiunge – ottenuti presentando una semplice perizia che asseveri la fatiscenza degli immobili potrebbero far saltare gli equilibri urbanistici immaginati dal pgt»: con la stessa motivazione l’allora minoranza ha criticato i provvedimenti del centrodestra durante il lungo dibattito che tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 ha impegnato l’aula per diverse sedute.

Monza, rigenerazione urbana: in elenco 43 edifici e aree su cui i titolari avrebbero contato di ottenere benefici

L’elenco compilato quasi tre anni fa dagli uffici di piazza Trento e Trieste comprendeva 43 tra edifici e aree per i quali i titolari contavano di approfittare dei benefici: in 22 comparti, tra cui la ex Pastori Casanova di via Dante, la ex Pagnoni, il vecchio carcere di via Mentana e le proprietà comunali della Fossati Lamperti e della ex Tpm, i cantieri non sono mai partiti.

«In futuro – precisa l’assessore – gli operatori potranno ottenere un incremento di volumetria non superiore al 10%, il minimo previsto dalla norma».

Le premialità, prosegue, non saranno applicate automaticamente a tutti gli stabili fatiscenti: saranno esclusi dai benefici quelli inseriti in aree agricole, vincolati dalla Sovrintendenza, prospettici alla Villa Reale o situati nel centro storico. La delibera della giunta sarà esaminata dal consiglio comunale nelle prossime settimane.