Monza: per gli imbianchini nel Comune serve il sì del sovrintendente

Continuano i lavori di restauro del Comune di Monza: operai all'interno dopo facciate e porticato. Ma serve il sì del sovrintendente sul colore.
Comune di Monza interno - foto Radaelli
Comune di Monza interno – foto Radaelli Fabrizio Radaelli

Dopo i lavori sulle facciate del municipio di Monza e sotto il porticato di piazza Carducci, gli operai si trasferiranno all’interno del palazzo per rinfrescare le pareti. Nelle prossime settimane la cooperativa Monza 2000 imbiancherà i corridoi, gli uffici e i bagni dei tre piani dell’edificio con una tinta analoga a quella attuale, a cui lo scorrere degli anni ha tolto l’originale lucentezza: l’intervento, del valore di 100.875 euro, rappresenta la contropartita del permesso a costruire rilasciato nel 2021 per il contratto di quartiere Monza-Cantalupo sull’area tra i viali Sicilia e Stucchi.

Monza: per gli imbianchini nel Comune serve il sì del sovrintendente, terza fase dei lavori di recupero

Prima di armarsi di pennelli, secchi e vernici gli imbianchini dovranno, però, attendere i «saggi di pulitura e di finitura» eseguiti da «maestranze qualificate» che la Sovrintendenza ha chiesto al Comune per accertare «la compatibilità e la idoneità» del materiale che sarà utilizzato per la manutenzione dell’immobile sottoposto a tutela ambientale. Le analisi, che costeranno all’ente 1.037 euro, saranno effettuate da una ditta di Sovico specializzata in restauri.
La manutenzione degli interni costituirà, di fatto, la terza fase dei lavori di recupero delle parti deteriorate del municipio iniziati circa un anno fa con il restauro delle facciate e il consolidamento dei fregi, programmato dopo lo sbriciolamento di alcune rifiniture in pietra causato dall’usura.

Monza: per gli imbianchini nel Comune serve il sì del sovrintendente, la vernice gialla richiamerà quella originale del 1935

La scorsa estate i cantieri si sono spostati sotto il porticato di piazza Carducci dove i tecnici della ditta Estia hanno avviato il ripristino delle cromie delle pareti in marmo tramite l’eliminazione degli strati di cera stesi nel corso dei decenni.
Il progetto comprende anche l’eliminazione dei graffiti, la ripulitura dei pavimenti, il recupero delle finiture originali dei plafoni, la ritinteggiatura dei soffitti e delle pareti con la vernice gialla, che richiamerà quella che i monzesi vedevano nel 1935, quando è stato ultimato il palazzo progettato dall’architetto Augusto Brusconi, che sarà stesa dopo aver raschiato lo strato grigio.
Il restauro delle facciate e del porticato, del valore complessivo di 286.000 euro, è stato finanziato da un operatore come compensazione per la costruzione di un supermercato.

Monza: per gli imbianchini nel Comune serve il sì del sovrintendente, serve 1 milione invece per rifare le persiane

Restano, invece, al palo i lavori per ammodernare le persiane, molte delle quali hanno quasi un secolo: l’intervento, che contribuirebbe a efficientare l’edificio dal punto di vista energetico, richiederebbe oltre un milione di euro e potrebbe essere inserito in un programma complessivo di adeguamento del palazzo.