Non sembra dietro l’angolo la rinascita completa dell’ospedale di via Solferino a Monza: la revisione del vecchio accordo di programma tra il Comune, la Regione e il San Gerardo, che prevede tuttora la realizzazione di abitazioni, negozi e uffici su una parte dell’area abbandonata che si estende su 60.000 metri quadri, non è ancora stata firmata. La modifica del testo costituisce il primo passo per dare via libera ai lavori per l’allestimento nel comparto del comando provinciale dei carabinieri: ci vorrà ancora qualche tempo, fanno sapere dal Comune, per arrivare alla sottoscrizione finale ma i confronti con tutti gli attori della vicenda, Demanio compreso, non si sono mai interrotti.
Monza: casa e ospedale di comunità entro giugno 2025
Il Vecchio ospedale non perderà del tutto la vocazione sanitaria: entro giugno 2025 dovrebbero essere inaugurati la nuova casa e l’ospedale di comunità sulle ceneri del padiglione Fossati che sarà abbattuto e ricostruito. Il disegno attuale prevede la realizzazione di uno stabile su un solo livello ma i responsabili del San Gerardo stanno valutando insieme al Comune la possibilità di progettare un edificio di due piani che consentirebbe di offrire ai pazienti maggiori servizi.
I nuovi ambulatori, così come il comando dei carabinieri, si inseriranno in una zona che da alcuni anni sta mutando volto in seguito alla riqualificazione della ex Cgs in cui hanno trovato casa la Coop, l’International School, la succursale del liceo Porta e i corsi musicali dello Zucchi e che con la fermata della metropolitana, dovrebbe diventare ancora più attrattiva.
Monza: i locali di via Luca Della Robbia
Piazza Trento e Trieste intanto, ha ceduto in comodato gratuito per trent’anni alla Asst Brianza gli spazi in cui saranno allestite le altre due case di comunità: i locali di via Luca Della Robbia che fino a qualche anno fa ospitavano un supermercato Coop e gli ex uffici della Tpm tra le vie Borgazzi e Gorizia. I lavori di manutenzione saranno effettuati dall’azienda ospedaliera di Vimercate con i fondi del Pnrr.
Monza: le case di comunità
«Siamo intervenuti in tempi molto brevi – afferma il sindaco Paolo Pilotto – a garanzia della salute dei cittadini dopo che due delle tre sedi individuate per le case della comunità si sono rivelate inadatte, poiché erano in edifici privati e quindi non idonee all’impiego delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza da parte delle autorità sanitarie».
La collaborazione tra il municipio, la Regione, il San Gerardo e l’ospedale di Vimercate, aggiunge, «va ad esclusivo vantaggio dei cittadini che troveranno tre importanti riferimenti per la loro salute» in altrettante zone della città.
«Mettendo a disposizione parti del nostro patrimonio immobiliare – nota il vicesindaco Egidio Longoni – garantiamo ai monzesi un miglior presidio medico del territorio permettendo la creazione di punti di riferimento per la cura e l’assistenza».