Monza: leucemia mieloide, cellule speciali per colpire il ‘microambiente’ tumorale

Ricercatori della Fondazione Tettamanti di Monza hanno creato cellule speciali in laboratorio per il trattamento della leucemia mieloide acuta.
Fondazione Tettamanti Team Ricerca Studio Frontiers n Immunology
Fondazione Tettamanti Team Ricerca Studio Frontiers n Immunology

Hanno creato cellule speciali in laboratorio in grado di colpire il microambiente tumorale nei casi di Leucemia mieloide acuta. Sono i ricercatori della Fondazione Tettamanti di Monza che hanno messo a punto delle cellule ingegnerizzate in grado di agire contro il microambiente tumorale composto anche da cellule sane che proteggono e fanno proliferare le cellule malate .

Monza: leucemia mieloide, lo studio della Fondazione Tettamanti e la versione geneticamente modificata dei linfociti T

Dall’osservazione in laboratorio i ricercatori hanno osservato come le cellule leucemiche si comportino come agenti infiltrati in grado di allearsi con alcune cellule sane dal sangue che, come se fossero loro complici, le aiutano a proliferare e le difendono dalle terapie. In pratica le cellule malate possono contare su un microambiente tumorale che le protegge e fa loro da scudo. Per contrastare questo fenomeno, che si verifica in particolare nella leucemia mieloide acuta (LMA), i ricercatori della Fondazione Tettamanti hanno sviluppato in laboratorio una versione geneticamente modificata dei linfociti T, il tipo di globuli bianchi che ha specifiche funzioni difensive. Le cellule così modificate sono in grado di riconoscere e aggredire sia le cellule leucemiche, sia la particolare categoria di cellule sane che le protegge, ovvero le mesenchimali stromali (MSC).

Monza: «Per un trattamento efficace è necessario superare alcuni ostacoli come il microambiente tumorale»

I dati, pubblicati sulla rivista scientifica internazionale Frontiers in Immunology, derivano da esperimenti con cellule in coltura. Innanzitutto, hanno confermato che le MSC cercano di intralciare le terapie e per questo indicano la necessità di utilizzare strategie di attacco sinergico per contrastare più efficacemente la leucemia mieloide acuta.

«Per un trattamento efficace della leucemia mieloide acuta è necessario superare alcuni ostacoli, come il microambiente tumorale che circonda le cellule staminali leucemiche e le cellule leucemiche più mature -commentano Marta Serafini, capo Unità Cellule staminali e Immunoterapia della Fondazione Tettamanti – IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza, e Sarah Tettamanti, ricercatrice della Fondazione Tettamanti –  tale microambiente è creato e regolato dall’interazione bidirezionale continua tra le stesse cellule leucemiche e le cellule non ematopoietiche del midollo osseo. Il microambiente tumorale sembra essere un bersaglio terapeutico promettente, verso cui indirizzare nuove strategie di trattamento per combattere la leucemia mieloide acuta».

Monza: leucemia mieloide, la collaborazione internazionale, il sostegno di Airc e Comitato Verga

Lo studio è stato realizzato in collaborazione tra i ricercatori della Fondazione Tettamanti e i colleghi del Centro di BioNanoMedicina (NANOMIB) e del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università Milano-Bicocca (Monza) e del King’s College London (Londra, Regno Unito). La ricerca è stata realizzata grazie al sostegno di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, del Ministero della Salute, del Comitato Maria Letizia Verga, di “Quelli che…con LUCA” onlus e della Fondazione Leopoldo e Clara Gori ETS.