Monza: le celebrazioni del 4 novembre, il discorso del sindaco

Le celebrazioni in piazza a Monza per il IV Novembre, giorno dell'Unità nazionale e delle Forze Armate.
Monza 4 Novembre
Monza 4 Novembre – foto Comuune di Monza

Preoccupazione per i conflitti internazionali, fiducia per l’impegno nei confronti della città nel discorso che il sindaco di Monza ha pronunciato in occasione delle celebrazioni in piazza per il IV Novembre, giorno dell’Unità nazionale e delle Forze Armate.

Monza: le celebrazioni del 4 novembre, chi era in piazza

In piazza Trento e Trieste, ai piedi del monumento ai Caduti, sono intervenuti insieme a Paolo Pilotto anche il prefetto Patrizia Palmisani, il questore Marco Odorisio, l’arciprete Silvano Provasi, il presidente della Provincia di Monza Luca Santambrogio, i dirigenti della Polizia di Stato, i Comandanti Provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del fuoco, i rappresentanti d’Arma, i responsabili della Polizia locale, la Croce rossa italiana, la Protezione civile e le associazioni. Presente la Fanfara dei Bersaglieri.

Monza 4 Novembre
Monza 4 Novembre – foto Comune di Monza

Monza: «Tornare ad avere cura del monumento ai Caduti e quindi ai nostri padri»

«Già l’anno scorso celebravamo questo momento importante della vita nazionale in un contesto di preoccupazione per un conflitto nel pieno dell’Europa – ha detto il sindaco – Oggi si è aggiunta una situazione di grave tensione in Medio Oriente, che ogni giorno aumenta le preoccupazioni di ognuno di noi e interroga le nostre coscienze».

«Per molti di noi il 4 novembre è una data ricca di ricordi e suggestioni – ha continuato – Per molti però il 4 novembre è una data un po’ meno chiara, un po’ da riscoprire. Non importa se si è giovani o adulti discendenti da generazioni di italiani, o se si è italiani da pochi anni, o se si è appena arrivati in Italia. Capita a volte che il senso sfugga. Così accade ad esempio che attorno e sopra questo monumento, voluto dai nostri padri in memoria dei caduti di quella guerra e divenuto simbolo, persone inconsapevoli si muovano utilizzandolo nei modi più impropri, lasciandolo imbrattare dai propri cani, utilizzandolo senza attenzione, a volte anche ai confini della legittimità. Tornare a curarlo, a volerlo bello, rispettato, amato, non è una questione solamente estetica, è una questione di pietà per i caduti, di coltivazione del suo significato, che è poi coltivazione e riconoscimento della nostra storia e della gratitudine per i nostri padri».

Monza 4 Novembre Fanfara bersagleri
Monza 4 Novembre Fanfara bersaglieri – foto Comune di Monza

Monza: le celebrazioni del 4 novembre, il colloquio con un militare

Infine la città: «Penso a un recente colloquio. Qualche sera fa sono andato incontro ad uno dei militari che aiutano le Forze dell’Ordine e la Polizia Locale a sorvegliare le nostre strade. Sono spesso presenti in questa piazza e in quelle vicine, sono preparati, cortesi, svolgono un ruolo attento e discreto, vigilano sulla serenità di tutti noi. Ci siamo presentati, ognuno di noi ha raccontato la sua giornata. E nelle parole di quel militare sentivo l’impegno a volere fare bene, ad essere utile alla nostra città, al nostro paese. Ci siamo salutati con un grande sorriso, e gli ho indicato le luci accese del mio ufficio. Ci siamo detti che quando lui sarà in servizio la sera, e io vedrò il suo mezzo, lui le luci del mio ufficio, sapremo che stiamo lavorando insieme per questa città, ognuno di noi orgoglioso di cercare di fare bene, pur con tutte le imperfezioni e i limiti che ciascuno di noi può avere, e di dare il meglio che possiamo».