A Monza torna l’esercito: esulta la Lega, sbotta LabMonza

A Monza torna l'esercito. L'iniziativa è della Lega che ha perorato la causa della sicurezza al governo. LaBMonza non è d'accordo.
Una pattuglia dell’esercito in stazione
Una pattuglia dell’esercito in stazione a Monza

A Monza torna l’esercito. L’iniziativa è della Lega che attraverso il senatore Massimiliano Romeo e l’ex vicesindaco Simone Villa, oggi consigliere comunale, ha perorato la causa della sicurezza con il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni e col ministro Piantedosi.

A Monza torna l’esercito: 15 militari per affiancare le forze dell’ordine

A breve quindi 15 militari potranno affiancare le Forze dell’Ordine locali nel controllo del territorio.

A Monza torna l’esercito, la Lega: “Torneranno per presidiare la stazione”

Il vicesindaco di Monza, Simone Villa
L’ex vicesindaco di Monza, Simone Villa

La Lega non va in vacanza, soprattutto quando in ballo c’è la sicurezza della nostra città – ha dichiarato Simone VillaGrazie all’impegno dei nostri rappresentanti a Roma portiamo a casa un risultato eccezionale: 15 militari torneranno a presidiare la stazione ferroviaria. Se da una parte ciò smentisce il Pd e il sindaco Pilotto, che per un anno hanno negato l’emergenza sicurezza a Monza, dall’altra siamo orgogliosi di essere una forza politica che si batte per il territorio ed i suoi bisogni, senza guardare il colore politico di chi governa pro tempore la città”.

A Monza torna l’esercito, LabMonza: “I militari non aumentano la sicurezza”

La notizia è piombata in città nel caldo d’agosto e primo a reagire è il gruppo di sinistra LabMonza, nella maggioranza in consiglio comunale al fianco del sindaco Paolo Pilotto. Dicendo: “Ancora presìdi militari, basta”.

Attivisti di LabMonza alle scorse elezioni amministrative
Attivisti di LabMonza alle scorse elezioni amministrative

Ci sono valide ragioni che ci spingono a prendere posizione contro l’ennesima pretesa di militarizzazione del territorio – spiega LabMonza in un comunicato – Come per le proposte di reintroduzione della leva obbligatoria, ci troviamo ancora una volta di fronte al paradosso di una destra obnubilata dal fascino dell’uniforme mimetica”.

E poi: “Il dispiegamento di militari in operazioni domestiche non aumenta la sicurezza, né percepita, né effettiva – continua – Il dispiegamento di forze militari in contesti urbani interni, come previsto da “Strade sicure”, che doveva essere, a detta del suo estensore Ignazio La Russa, un’operazione eccezionale e temporanea, della durata di 6 mesi, ha un’efficacia limitata nel garantire la sicurezza effettiva delle città e nell’aumentare il senso di sicurezza percepita dai cittadini; le operazioni domestiche prolungate minano la preparazione dei soldati, politicizzano il loro ruolo e mettono a rischio gli equilibri democratici”.

A Monza torna l’esercito, LabMonza: “Successo puramente strumentale, in città istituiti i vigili di quartiere”

LabMonza avvalora le dichiarazioni con studi e dichiarazioni, e replica: “Ma Simone Villa, ignaro evidentemente di tutto ciò, si fregia di questo successo puramente mediatico e strumentale, e attacca, omettendo non a caso che la Giunta Pilotto in pochi mesi ha istituito i vigili di quartiere, misura che punta a una tutela più efficace degli spazi città in quanto fondata sul rapporto diretto e sociale con le forze dell’ordine, e che riporta il presidio della città all’interno del giusto inquadramento. La sicurezza infatti (…) nasce dal senso di comunità, dalla vitalità del territorio e dai rapporti di reciprocità tra parti sociali, politiche e istituzionali che si instaurano all’interno di essa e che la alimentano. Per questo invitiamo l’Assessore Moccia a non inseguire su questa china la destra, né su questo, né su altro”.