Monza, farmacia del Casignolo: raccolta firme a 750, volontari anche a San Rocco

Salgono a 750 le firme raccolte finora dal Comitato Casignolo “La farmacia non si tocca” per non spostare la farmacia dal quartiere di Monza.
Monza farmacia Casignolo
Monza farmacia Casignolo

Salgono a 750 le firme raccolte finora dal Comitato Casignolo “La farmacia non si tocca” per non spostare la farmacia che da anni è nel quartiere di Monza.

«Una raccolta fruttuosa che sta superando ogni aspettativa. Non ci aspettavamo un sostegno così grande» affermano le volontarie che instancabilmente girano per il quartiere “armate” di carte e penne.

Monza, farmacia del Casignolo: raccolta firme anche al mercato di San Rocco

Martedì mattina si sono recate al mercato rionale di san Rocco e anche in quel contesto la risposta è stata positiva. Insomma, anche “al di là del ponte”, come dicono i casignolesi, le persone si sono rivelate informate e anche solidali. Molti sanrocchini condividono amicizie e parentele con il rione vicino e sanno quanto la farmacia sia importante per la popolazione.

«Abbiamo sentito parlare di bilancio in rosso della comunale 5 – azzarda una signora del quartiere – ma è possibile che i soldi valgano di più di un servizio primario erogato alla società?».

I promotori della petizione vogliono continuare la loro azione. «Ci manca ancora un pezzo di Casignolo dove non siamo ancora andati – precisano – e poi contiamo sulla partecipazione di san Rocco. Qui non organizzeremo una raccolta porta a porta come nel nostro quartiere ma chiederemo collaborazione ai commercianti e alle persone che conosciamo».

Monza, farmacia del Casignolo: lettera al sindaco Pilotto, l’importanza del servizio e anche un medico di base

Non sono mancate nemmeno approcci di dialogo nei confronti dell’amministrazione comunale. Nei giorni scorsi il comitato ha inviato una lettera al sindaco Pilotto, il cui originale è stato recapitato in piazza Trento e Trieste, per chiedere aggiornamenti e per sottolineare come i cittadini non siano stati ascoltati durante l’assemblea pubblica dello scorso 14 febbraio. Il comitato ribadisce la necessità della farmacia nel quartiere e chiede la possibilità di avere anche un medico di base “basterebbe una mattina alla settimana”.