Sono decisi a difendere la “loro” farmacia i residenti del rione Casignolo di Monza. E lo hanno ribadito con fermezza martedì sera in un’animata assemblea indetta dalla Consulta di quartiere. La farmacia in questione è la Comunale 5 di via Borgazzi, 151. Un luogo che per gli abitanti non è “solo una semplice farmacia, ma un presidio sanitario per una consulenza veloce, una richiesta di piccolo aiuto, un contatto di fiducia a cui rivolgersi in caso di dubbi o malesseri”.
Monza: il Casignolo si mobilita per la farmacia del quartiere: in via Borgazzi dal 1971, andrà nella Casa di comunità
Un punto di riferimento presente sin dal 1971 fortemente voluto dai cittadini che, per voce della Cooperativa Toti, lo chiesero esplicitamente all’amministrazione comunale di allora. Oggi i casignolesi rivolgono a gran voce un’altra richiesta a chi li amministra: non spostate la farmacia nell’area di via Borgazzi, angolo via Gorizia, (distante quasi un chilometro dall’attuale sede) dove è prevista nel 2026 l’apertura di una Casa di Comunità. I cittadini hanno espresso il loro disappunto per non essere stati coinvolti in questa scelta e hanno illustrato le numerose difficoltà che si troverebbero a fronteggiare senza la farmacia in una zona dove l’età media della popolazione è piuttosto alta.
Monza: il Casignolo si mobilita per la farmacia del quartiere, l’assessore Riva e il presidente di FarmaCom
L’assessore al Welfare Egidio Riva ha assicurato che “i servizi per il quartiere non verranno tolti, ma migliorati” con la realizzazione della Casa di Comunità per la quale il Comune ha chiesto un’apertura di 24 ore con la presenza, tra l’altro, di specialisti e l’erogazione di alcune tipologie di esami diagnostici. Il direttore generale di FarmaCom Maurizio Brambilla ha sottolineato che la farmacia del Casignolo, per la sua conformazione, non consente oggi di erogare servizi aggiuntivi sottolineando anche alcune problematiche della struttura, tra cui la presenza di umidità. I cittadini hanno chiesto perché negli anni, a fronte di una situazione igienico-sanitaria tutt’altro che ottimale, non sia stato fatto mai nulla e perché non si sia trovato nelle vicinanze un locale in uno stato migliore.
Alcuni interventi hanno riguardato il bilancio in perdita della farmacia sottolineando la mancanza di interventi (azioni di marketing, modifica degli orari, riqualificazione degli spazi) per risolvere la situazione.
Monza: il Casignolo si mobilita per la farmacia del quartiere, preoccupazione anche per i medici di base
Alla preoccupazione per il destino della farmacia si lega anche quella relativa alla mancanza dei medici di medicina generale. Dopo la cessazione del servizio a ottobre di una dottoressa presente nel quartiere, tra maggio e luglio è previsto il pensionamento di altri due camici bianchi. L’assessore Riva ha ribadito che l’amministrazione comunale non ha il potere di intervenire sulle nomine dei medici ma “può creare le condizioni perché essi arrivino attrezzando dei luoghi attrattivi dove essi possano installarsi”. A questo proposito Giuseppe Tasca della Cooperativa Toti e Pino Saccà, rappresentante degli inquilini Aler, hanno illustrato le proposte di creare ambulatori medici ad hoc negli spazi delle realtà che rappresentano.