Anche lo Spi Cgil di Monza scende in campo a sostegno del Comitato “La farmacia non si tocca” per salvaguardare la presenza della farmacia comunale n.5 al Casignolo. I pensionati della Cgil, insieme alla locale lega Spi Cgil di san Rocco, hanno recentemente incontrato i membri del comitato assicurando il proprio appoggio contro lo spostamento della farmacia e aderendo alla raccolta firme.
Monza: anche la Spi Cgil per la farmacia del Casignolo, «sarebbe una grossa perdita»
«Molti degli anziani che si rivolgono alla nostra lega per chiedere informazioni e servizi ci hanno manifestato la necessità che la farmacia rimanga nel quartiere – afferma Teresa Grillo, segretaria della lega Spi Cgil San Rocco – Siamo preoccupati perché non avere la farmacia sarebbe una grossa perdita soprattutto per le persone che hanno più bisogno di assistenza e meno possibilità di spostarsi».
Le prime risposte del sindaco e dell’assessore al Welfare alle richieste dei residenti, secondo il sindacato, non sono state soddisfacenti «motivo per il quale non resta che mobilitarsi per evitare che l’amministrazione prosegua in una scelta che penalizzerebbe il quartiere».
Monza: anche la Spi Cgil per la farmacia del Casignolo, presidio nel quartiere fin dal 1971
Anna Bonanomi, segretaria generale dello Spi Cgil Monza Brianza, ha raccolto il disagio manifestato dai cittadini, preoccupati di perdere un importante presidio presente sin dall’1 febbraio 1971, fortemente voluto dal consiglio della cooperativa Toti attiva nel rione.
«Una situazione che si aggiunge al fatto che c’è una drammatica carenza di medici di medicina generale e, nel caso specifico del rione, chi ne subisce le conseguenze più pesanti sono soprattutto gli anziani e i fragili che sono costretti a recarsi in via Solferino all’ambulatorio temporaneo dei medici di medicina generale presso la casa di comunità».
Lo Spi Cgil sosterrà il comitato del Casignolo «per permettere ai residenti di fare pressione perché la giunta possa trovare una soluzione alternativa che rispetti i bisogni espressi dagli abitanti del quartiere».