Monza, farmacia Casignolo: raccolta firme oltre quota 400, idea di allargarsi a San Rocco

Hanno superato quota 410 firme e domenica 17 marzo tornano con un banchetto: sono i volontari del comitato Casignolo per la farmacia.
Monza farmacia Casignolo
Monza farmacia Casignolo

Hanno superato quota 410 firme, ma l’azione continua. Il Comitato Casignolo “La farmacia non si tocca” continua la sua raccolta porta a porta iniziata il 4 marzo nel quartiere e domenica 17 marzo a partire dalle 10 allestirà un banchetto nel cortile dei condomini della Cooperativa Toti tra le vie Asiago-Borgazzi-Monte Ortigara per accogliere coloro che non hanno potuto firmare durante la settimana.

Monza, farmacia Casignolo: raccolta firme oltre quota 400, volontari hanno raggiunto le case del quartiere

Alcuni volontari si sono fatti carico di recarsi personalmente nelle case del quartiere avvisando di volta in volta le persone, soprattutto quelle più anziane, per evitare che qualche malintenzionato si sostituisca a loro. Si fanno trovare negli atri dei condomini e muniti di carta e penna accolgono i residenti.

Monza, farmacia Casignolo: raccolta firme oltre quota 400, il comitato pensa di andare anche a San Rocco

«Non abbiamo ancora terminato il nostro giro – affermano i volontari – Finora tutte le persone che abbiamo incontrato erano informate della nostra iniziativa e soprattutto del problema che abbiamo portato alla loro attenzione. Ci chiedono di attivarci in tutti modi per far restare la farmacia nel rione». L’idea del comitato è di recarsi anche nel confinante quartiere San Rocco per portare avanti la loro petizione.
«Vorremmo allestire un punto di raccolta nel giorno del mercato» anticipano. Le firme saranno poi portate in comune all’attenzione del sindaco Pilotto. A sostegno del comitato si sono schierati Italia Viva, i sindacati dei pensionati Spi Cgil, Uilp, Fnp Cisl Mbl e persino il circolo 3 San Rocco del Partito democratico. «La nostra raccolta firme – sottolineano dal comitato – è stata molto apprezzata dalla gente. Non possiamo perdere un presidio importante ed essenziale. La nostra farmacia è qui dal 1971». Anche i sindacati hanno avviato una loro petizione.