Siglato giovedì 6 ottobre un protocollo d’intesa tra la Provincia di Monza e Brianza e la Guardia di Finanza “per rafforzare le azioni a tutela della legalità dell’azione amministrativa relativa all’utilizzo di risorse pubbliche e, in particolare, di quelle destinate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel territorio provinciale brianzolo“. Sono 25 i milioni dei fondi Pnrr che saranno usati dalla Provincia per interventi di edilizia scolastica sui 250 in arrivo in tutto il territorio provinciale. Dopo quello siglato qualche settimana fa tra Il Comando generale delle Fiamme Gialle e la Regione, si tratta del primo protocollo del genere a livello locale. Avrà validità fino al 31 dicembre 2026, data che dovrebbe rappresentare il “the end” del Piano nazionale.
Protocollo d’intesa per la tutela dei fondi Pnrr: alla Gdf tutte le informazioni sugli appalti
In sintesi la Finanza provinciale avrà a disposizione dalla Provincia tutte le informazioni relative ad appalti pubblici già perfezionati, quindi sottoposti alle verifiche dell’Ente, con l’indicazione su esecutori e realizzatori, per sondare eventuali situazioni da “campanello d’allarme” o irregolari e prevenire e contrastare così eventuali frodi, corruzioni, conflitti di interesse e duplicazione dei finanziamenti, “condotte lesive degli interessi economici e finanziari pubblici connessi alle misure di sostegno e incentivo del Pnrr (Piano nazionale resistenza e resilienza)“. In caso di irregolarità sarebbero adottati provvedimenti di sospensione o revoca dei finanziamenti.
Protocollo d’intesa per la tutela dei fondi Pnrr: previsti tavoli di verifica bimestrali
“Non si tratta di un protocollo obbligatorio – hanno specificato i due firmatari, il presidente della Provincia, Luca Santambrogio, e il comandante della Gdf provinciale Maurizio Querqui – ma comunque un atto di indirizzo per una cooperazione“, ancora di più alla luce del fatto che la Provincia ha la peculiarità di avere la gestione di una Centrale unica di committenza degli appalti certificata Iso 9001 alla quale hanno aderito tutti i Comuni della Provincia, ad esclusione del capoluogo, di Vimercate e Ceriano Laghetto, e di altri enti (complessivamente 64). Verifiche sul funzionamento del protocollo verranno effettuate attraverso tavoli tecnici bimestrali. “Il protocollo avrà anche una funzione di deterrente, darà un segnale ai cittadini e alle aziende” dice Querqui.
Protocollo d’intesa per la tutela dei fondi Pnrr, Santambrogio: “Collaborazione messa nero su bianco”
“Collaborazione con la Finanza c’è sempre stata – ha detto il presidente Santambrogio – Ora l’abbiamo messo nero su bianco, fermo restando che sugli appalti c’è un rigoroso controllo interno visto che la Provincia ha la gestione dei fondi Pnrr o Next generation e che qualsiasi Comune aderente deve passare dalla Centrale Unica per avere il via libera ai finanziamenti. Ora abbiamo anche la “sponda” della Finanza che potrà avere accesso ai dati di gara senza doverlo chiedere di volta in volta“.
Protocollo d’intesa per la tutela dei fondi Pnrr:
“La Guardia di Finanze è una forza di polizia specializzata nel contrasto agli illeciti economico-finanziari e la tutela della spesa pubblica rientra tra le missioni istituzionali che la legge affida al Corpo, con l’obiettivo di assicurare un corretto impiego delle risorse statali e dell’Unione europea ed intercettare frodi ed infiltrazioni della criminalità – ha aggiunto Querqui – Questa funzione è ancora più rilevante in questo momento storico nel quale gli investimenti pubblici saranno trainati dagli ingenti fondi destinati alla realizzazione del PNRR. Anche in questo territorio provinciale. L’accordo che oggi sottoscriviamo è semplice, guarda alla concretezza, risponde all’esigenza di ampliare il patrimonio conoscitivo ed acquisire alert di rischio da approfondire investigativamente incrociando le informazioni con quelle risultanti dalle nostre banche dati ed orientare in maniera più efficace le attività d’indagine nei confronti dei soggetti che presentano i più elevati profili di rischio di frode, evitando che le risorse pubbliche vengano destinate a finalità illecite.”