Il Piano nazionale di ripresa e resilienza potrebbe portare a Monza i fondi per realizzare i nuovi refettori delle elementari Puecher e Rubinowicz: la giunta proverà ad approfittare della riapertura del bando con cui il ministero dell’Istruzione ha stanziato 400 milioni di euro per la messa in sicurezza e l’allestimento delle mense delle scuole primarie. I termini per la presentazione delle domande, chiusi il 28 febbraio, sono stati riaperti dal 15 luglio al 22 agosto: entrambi i progetti candidati da Monza costerebbero 240.000 euro.
Monza: obiettivo mettere mano a due scuole progettate negli anni Settanta
Il doppio finanziamento domandato da piazza Trento e Trieste consentirebbe di mettere mano ai due istituti progettati negli anni Settanta che patiscono le criticità acuite dallo scorrere dei decenni e di attrezzare strutture adeguate alle esigenze degli alunni e degli insegnanti.
Monza: cosa succede alla Puecher di via Goldoni
Alla Puecher di via Goldoni i bambini pranzano in due turni in spazi ricavati in locali un tempo destinati ad aule: solo una mensa è adiacente alla cucina riqualificata di recente mentre le altre cinque sono allestite in ambienti da 45 metri quadri ciascuno, non comunicanti tra loro. Il progetto elaborato in municipio prevede l’ampliamento dell’edificio con la costruzione di un corpo adiacente al refettorio principale, collegato alla scuola da un percorso protetto, che permetterebbe di restituire alla didattica le aule in cui da molti anni vengono serviti i pasti. Il fabbricato, realizzato in materiali sostenibili, dovrebbe avere un elevato grado di efficientamento energetico ed essere illuminato a led con un impianto in grado di regolare l’intensità luminosa sulla base della rilevazione dell’illuminamento.
Monza: cosa succede alla Rubinowicz
Gli alunni mangiano in due turni e in spazi nati come aule anche alla Rubinowicz: una parte della mensa, vicina alla cucina, è dislocata nell’ammezzato mentre quella restante è al primo piano. Se il ministero accenderà semaforo verde alla proposta presentata nei giorni scorsi il Comune, che inserirà il progetto nel Piano delle opere pubbliche del 2022, costruirà un refettorio adiacente al giardino dell’istituto edificato una cinquantina di anni fa: il corpo, raggiunto in sicurezza dai bambini, sarebbe dotato di ampie vetrate e sarebbe sostenibile dal punto di vista energetico.
Le sue caratteristiche tecniche ricalcherebbero quelle della mensa ipotizzata per la Puecher e, come quella di via Goldoni, e sarebbe riscaldato da un impianto a pompa di calore indipendente da quello in funzione nel plesso. I due fabbricati non sarebbero comunque in grado di accogliere tutte le classi e i bambini continuerebbero a pranzare divisi in due turni