In altri paesi è l’ora del tè. A Monza, invece, quei rintocchi pomeridiani indicano l’ora dello spaccio.
Piazza Cambiaghi resta croce senza diventare delizia: le ultime segnalazioni dei residenti riguardano l’attività di spaccio e di consumo di sostanze stupefacenti che quotidianamente continua a verificarsi nel tardo pomeriggio sotto il porticato dello spiazzo che pure dista poche centinaia di metri dal duomo e dall’arengario. «L’attività è pazzesca», spiegano inviando alla redazione una carrellata di fotografie che senza ombra di dubbio immortala scambi tutt’altro che leciti.
Lo spaccio del pomeriggio a Monza: “clientela giovane”
«Lo spacciatore» precisano dagli edifici attorno è piuttosto identificabile, «mentre tutti gli altri, e sono tanti, sono i clienti». Dalle foto si nota un’età media piuttosto bassa: ragazzi e anche ragazze sui vent’anni che nemmeno si sforzano di non dare nell’occhio. Per quanto l’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia precisi che «il presidio di piazza Cambiaghi da parte delle forze dell’ordine è ogni giorno al primo punto delle nostre agende», i risultati ancora tardano a vedersi, tanto che i residenti ribadiscono che sul versante «droga» la situazione è «decisamente molto peggiorata».
Piazza Cambiaghi: almeno adesso non ci dorme più nessuno
Qualche risultato concreto, però, il nuovo corso promosso dalla giunta Pilotto (che nei mesi scorsi ha incontrato formalmente chi vive e lavora nell’area intorno alla piazza del mercato) l’ha comunque raggiunto: in Cambiaghi «non dorme più nessuno», ammette con sollievo chi abita e chi lavora da quelle parti. «Speriamo che questa condizione duri nel tempo e che non sia dovuta solo freddo», intenso, delle ultime settimane. In realtà, grazie alle attività svolte anche con la collaborazione dei servizi sociali del comune, già da prima di Natale il numero di senza fissa dimora che trascorreva la notte in pieno centro si era ridotto pressoché a zero: gli operatori sono stati in grado di convincere i clochard a presentarsi allo Spazio 37 di via Borgazzi, dove dallo scorso autunno è attivo – ogni giorno, senza pause – il piano freddo.