Monza Brianza, una legalità che fa Provincia: protocollo contro le mafie

Doppio appuntamento con la legalità giovedì 13 aprile in Provincia di Monza e Brianza: intitolazione della sala conferenze a Falcone e Borsellino e firma del protocollo
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Un doppio appuntamento con la legalità promosso giovedì 13 aprile dalla Provincia di Monza e Brianza: alle 14.30 l’ente intitolerà a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino la sala conferenze al primo piano, utilizzata per le riunioni dell’assemblea dei sindaci.

Monza Brianza, una legalità che fa Provincia: firma del protocollo e intitolazione della sala conferenze a Falcone e Borsellino

Subito dopo la dedicazione dell’aula ai due magistrati uccisi dalla mafia, che ha incassato pochi giorni il via libero della Prefettura, il presidente Luca Santambrogio firmerà insieme ai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e delle associazioni Avviso pubblico, Brianza Sicura e Libera il nuovo protocollo per la legalità.

Il documento, che segue quello sottoscritto lo scorso ottobre con la Guardia di Finanza, punta a rafforzare l’impegno dell’intera comunità nel contrasto alla criminalità organizzata: nel nostro territorio, si legge nell’atto, come documenta la Direzione investigativa antimafia sono attive almeno cinque locali della ’ndrangheta e diverse organizzazioni criminali di origine straniera.

Monza Brianza, una legalità che fa Provincia: promuovere la cultura della legalità

È presente, inoltre, una «quantità consistente di beni confiscati che sarebbe bene riconsegnare alla società costruendo progettazioni sinergiche tra amministrazioni locali e stakeholder territoriali».
Con il protocollo i firmatari si impegnano a costituire un tavolo che si riunirà periodicamente per promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza attiva anche con il coordinamento del Centro di promozione della legalità di cui è capofila l’istituto Hensemberger.

Monza Brianza, una legalità che fa Provincia: scambio di buone pratiche e progetti

Opereranno, inoltre, per agevolare il confronto tra le esperienze in atto, per favorire lo scambio di buone pratiche e progetti tra i comuni con particolare riguardo alla gestione dei beni confiscati, per condividere le informazioni relative ai piani triennali per la prevenzione della corruzione, per accelerare l’affidamento a fini sociali dei beni sequestrati o confiscati garantendo una attenzione particolare alla salvaguardia dei posti di lavoro, per rafforzare gli strumenti di contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo garantendo assistenza alle vittime e per promuovere la tutela di chi rischia di cadere nelle grinfie degli usurai.
Per ridurre il pericolo di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici le parti si impegnano a rafforzare i requisiti qualitativi e reputazionali chiesti alle imprese che parteciperanno alle gare oltre a organizzare incontri di formazione rivolti agli amministratori locali, alle aziende e ai lavoratori con la collaborazione dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università degli studi di Milano.