Il caso Jordan Tinti e il ridotto personale in carcere di Pavia approdano in Parlamento

Il caso della morte del trapper Jordan Tinti e delle carenze di personale nel carcere di Pavia è approdato in Parlamento per un'interrogazione del Movimento Cinque Stelle.

Il caso del rapper di Bernareggio Jordan Tinti, morto in carcere a Pavia a marzo, è approdato alla Camera dei deputati per le condizioni della casa circondariale di Torre di Gallo e la carenza di personale. L’onorevole Cinque Stelle Valentina Barzotti insieme alle colleghe Valentina D’Orso e Vittoria Baldino ha presentato un’interrogazione parlamentare sul tema .

Il caso Jordan Tinti e le risposte del sottosegretario Ostellari

A rispondere martedì 7 maggio a Montecitorio è stato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari che ha ripercorso la situazione dell’ex rapper brianzolo di Bernareggio che è stato trovato privo di vita nella sua cella e ha inoltre sottolineato come “c’è in corso un’indagine da parte della Procura per fare luce sulla questione”. Per quanto riguarda il personale in servizio l’esponente del Governo ha evidenziato che “al momento sono 314 i dipendenti impegnati nella casa circondariale pavese e a breve saranno introdotte altre 4 unità. Sono stati effettuati anche diversi concorsi e altri saranno fatti per ampliare l’organico di tutti gli istituti penitenziari”. Risposte che però non hanno convinto la pentastellata Barzotti.

Il caso Jordan Tinti e Barzotti: “Condizioni insopportabili in carcere”

“Non siamo assolutamente soddisfatti della risposta data oggi dal Sottosegretario Ostellari alla nostra interrogazione sul suicidio del trapper Jordan Jeffrey Baby nel carcere di Torre del Gallo a Pavia. Ancora una volta abbiamo denunciato le insopportabili condizioni di quel carcere – ha chiosato Barzotti -. Gli istituti penitenziari non possono trasformarsi in luoghi di morte o di perdita della speranza, devono offrire le condizioni per la rieducazione dei condannati. Questo significa più personale di Polizia penitenziaria, più servizi trattamentali e sanitari, più mediatori culturali e più borse lavoro. Su questo il governo non dà alcuna risposta: nelle carceri vediamo personale precario, sotto organico, che spesso si trova a fare cose che non dovrebbe neanche fare. Il sottosegretario ci parla di protocolli di formazione della Polizia penitenziaria, quando gli agenti sono chiamati a svolgere un carico di lavoro inaccettabile e non hanno purtroppo il tempo di fare corsi di formazione. Lo denunciamo da anni, allo stato attuale i detenuti quando entrano in carcere non hanno alcun tipo di prospettiva e quando escono si ritrovano in condizioni peggiori rispetto a quelle in cui sono entrati. Tutto questo è inaccettabile, il governo si dia una mossa”. Jordan Tinti inizialmente detenuto a Monza e poi trasferito a Pavia stava scontando la pena di 4 anni e 4 mesi, dopo aver aggredito e derubato un uomo in stazione a Carnate insieme al rapper romano Gianmarco Fagà.