Monza, anello a senso unico per le auto? L’idea torna nelle carte del Pums

Si può tornare a parlare a Monza di una circonvallazione interna fatta con un anello a senso unico per le auto? Idea nel Pums.
Monza Autobus via Manzoni
Monza Autobus via Manzoni Fabrizio Radaelli

Andata e ritorno dagli anni Novanta a oggi: si può tornare a parlare a Monza di una circonvallazione interna fatta con un anello a senso unico per le auto? Si può, anzi si fa. Gli interlocutori svicolano (“non ci sono progetti specifici”) ma almeno l’ipotesi – si parla di ipotesi, nulla di più – è sul tavolo.
Cioè? Trasformare la circonvallazione interna di Monza in un anello a senso unico di circolazione. In passato era già stato un tema sul tavolo, ma non ha mai avuto seguito.

L’idea è semplice: invece di fare circolare le auto attorno al cuore antico di Monza in entrambi in sensi di marcia, farlo in una sola direzione, per fluidificare la circolazione. Quindi via Manzoni, via Azzone Visconti, via Appiani, via Aliprandi, con le auto che seguono una sola direzione e non due per circumnavigare il centro di Monza, poi girando dove possibile per prendere altre traiettorie. Si eviterebbero, in sintesi, un sacco di incroci. E in aggiunta una voce: la “fluidificazione lenta di largo Mazzini”, qualunque cosa voglia dire.

A pensarci, funziona: l’unico intoppo nella circolarità arriva a largo Esterle dove bisogna o andare a destra (venendo dal Re de Sass) e sorpassare il Lambro dal ponte oppure andare a sinistra e poi girare a destra per tornare su via Cantore per eventualmente tornare in via Lecco verso il centro e girare a sinistra – come fanno gli autobus.

L’ipotesi a quanto pare (ma nessuno sembra raccontarlo) c’è: lo dice, nei documenti pubblicati dal Comune lunedì, per quanto riguarda il Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile), la relazione sul processo di partecipazione: alle pagine 4 e 5 si fa riferimento a una riunione di novembre 2023 con l’assessora Giada Turato e il consigliere Pd Marco Pietrobon (coinvolto negli ultimi mesi nella gestione amministrativa della viabilità) in cui era presente la società Sintagma (consulente del Pums) e tecnici comunali.

Si discute – si legge nero su bianco – su alcune scelte forti all’interno del piano: le cerniere/Hub multimodali; come organizzare la circolazione lungo la cerchia (Manzoni, Appiani, Visconti) circa l’istituzione di una corsia riservata al Tpl e l’organizzazione della viabilità a senso unico“.

Ora: le parole sono sempre per loro natura equivocabili, ma quello che c’è scritto (e la riunione è di quattro mesi fa) è che nel caso si organizzasse una corsia riservata al trasporto pubblico locale, cioè gli autobus, allora andrebbe organizzata una viabilità in quell’anello a senso unico, perché è evidente che in nessun punto di quell’anello stradale è possibile realizzare tre corsie per riservarne una ai mezzi pubblici e due alle auto o agli altri mezzi in doppio senso di marcia.

Un passo indietro: si parla di un piano che ha una prospettiva di dieci anni di applicazione, nel caso venisse approvato e poi applicato, e di un sacco di anni quindi in cui potrebbe venire modificato. E ancora: si tratta di una discussione su una ipotesi, non su un progetto fattuale. Ma intanto è lì, nero su bianco.
L’ultima volta che se n’è parlato? Forse negli anni Novanta, ma il progetto è stato accantonato. Sul tema è tornata Fiab Monza in bici nel 2020, proponendo un progetto ancora più radicale: un anello della circonvallazione interna riservato solo agli autobus e alle biciclette. “Aggiungiamo – ha scritto allora l’associazione – anche l’idea di una riconversione del traffico della zona del centro riservando l’anello Aliprandi/Appiani/Visconti/Manzoni, per il solo traffico di biciclette🚲 e autobus”.