I dati sono stati raccolti lo scorso mercoledì, di buon’ora. Poi sono stati elaborati, confrontati e sono serviti da base per una serie di riflessioni utili allo sviluppo della mobilità sostenibile in città.
Monza, dopo il censimento di bici e monopattini: 3.400 mezzi, 84% biciclette
Riflessioni che hanno portato a individuare, come prioritari tra gli interventi, almeno l’istituzione del limite di velocità a trenta chilometri l’ora, l’allargamento della zona a traffico limitato oltre il centro storico, la realizzazione di una corsia ciclabile lungo corso Milano e la creazione di “isole” nei pressi degli istituti scolastici.
Fiab Monza in bici, con la collaborazione del circolo Legambiente Alexander Langer e del Comune di Monza, ha censito biciclette e monopattini: come ormai da tradizione, è successo nell’ambito della settimana europea dedicata alla mobilità sostenibile.
«Quindici volontari in quindici punti della città hanno preso appunti in due fasce orarie: dalle 7 alle 8 e dalle 8 alle 9», spiega la presidente dell’associazione ciclo ambientalista Saveria Fontana.
«Abbiamo contato 3.400 mezzi: l’84% biciclette, la parte restante monopattini».
Monza, dopo il censimento di bici e monopattini: le vie e le osservazioni
Corso Milano è stato il punto in cui è stato censito il maggior numero di passaggi di mezzi sostenibili: 460, subito seguito da via Monte Bianco (all’incrocio con la ciclabile del Villoresi) e da via Lecco. Alcuni punti, come viale Libertà e via Pergolesi, sono stati inseriti nel censimento quest’anno per la prima volta: i dati raccolti «serviranno a Monza Mobilità per valutare futuri interventi a favore della ciclabilità e, soprattutto, in vista della definizione del Pums», il Piano urbano per la mobilità sostenibile.
E allora ancora alcuni dettagli: «Su via Monte Bianco, via Lecco, viale Regina Margherita, via Prina, via Carlo Alberto, via Buonarroti, via Mentana, via Caduti del Lavoro e via Cavallotti abbiamo individuato un flusso variabile, decrescente, tra un massimo di 330 e un minimo di 210 mezzi sostenibili. Su viale Cesare Battisti e via Porta Lodi abbiamo contato rispettivamente 180 e 140 passaggi. Chiude la classifica viale Libertà, zona Mapelli, dove i passaggi sono stati 85: tra i quindici punti di osservazione è stato quello con il minor flusso di due ruote».
Monza, dopo il censimento di bici e monopattini: «Sensibilizzare e coinvolgere i Comuni»
I dati sono stati inviati anche a Legambiente nazionale, che stilerà una classifica (non statistica) delle città che hanno aderito al censimento: «Un’iniziativa – precisa Fontana – che si pone l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere i comuni, le aziende e le scuole sul tema della mobilità sostenibile. In occasione del censimento l’assessora alla Mobilità Giada Turato e Monza Mobilità hanno riferito che attualmente il 70% degli spostamenti in città avviene in auto: obiettivo per i prossimi anni quello di far scendere la percentuale al 50%, aumentando progressivamente il numero di spostamenti su mezzi green».