La riorganizzazione della sosta, l’ampliamento della zona a traffico limitato e la creazione di isole ambientali: sono le azioni previste dal Pums destinate ad avere l’impatto maggiore sui monzesi. Nel documento adottato dalla giunta di Monza non c’è, però, un solo accenno ai tempi di attuazione dei singoli interventi: gli unici riferimenti sono i dieci anni della durata teorica del piano.
Monza, il nuovo piano della mobilità: riassetto dei parcheggi
Il riassetto dei parcheggi, che secondo quanto annunciato la scorsa estate dalla giunta Pilotto dovrebbe andare a regime a breve, conferma le otto zone in cui saranno introdotte gli stalli a pagamento ovvero il centro e le vicinanze della stazione, in cui il provvedimento è già partito, e poi San Carlo e San Gottardo, San Biagio, Villa Reale, San Gerardo e Borgo Bergamo, il polo sportivo dove dovrebbero essere disegnate le strisce gialle per i residenti, l’ospedale e la zona Parco. I posteggi in struttura, il cui accesso è regolato dalla sbarra, dovrebbero diventare hub multimodali con l’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici e le postazioni di bike sharing.
Monza, il nuovo piano della mobilità: ampliamento della Ztl
Il pums non ipotizza alcuna data nemmeno per l’ampliamento della ztl nell’intero centro storico racchiuso nella circonvallazione formata dalle vie Manzoni, Appiani, Massimo D’Azeglio, Aliprandi e Visconti: verranno ridefinite, si legge nel testo, le regole per l’accesso e il rilascio di pass per i residenti e per chi deve effettuare consegne al suo interno.
Saranno, inoltre, delineati i percorsi di entrata e di uscita, saranno istituiti alcuni sensi unici e in alcuni punti sarà consentita una velocità massima di 10 chilometri orari «in modo da rendere compatibile» la presenza dei veicoli con quella dei pedoni.
Monza, il nuovo piano della mobilità: nuove aree pedonali
Saranno, inoltre, individuate nuove aree pedonali che consentiranno «di avere un sistema di piazze nel centro storico» e ridurranno gli spazi oggi utilizzati come parcheggi: le macchine potrebbero sparire dalle piazze Carducci, Cambiaghi, Garibaldi oltre che da via Anita Garibaldi e vicolo Scuole.
L’estensione della zona a traffico limitato dovrebbe richiedere una «nuova disciplina della circolazione» sull’anello che delimita il nucleo antico con «l’obiettivo di ridurre il traffico di attraversamento e i fenomeni di congestione, intravvedendo la possibilità di realizzare itinerari ciclabili a completamento della rete».
Una seconda ztl potrebbe debuttare al Parco con l’intento di contenere la circolazione su viale Cavriga.
Monza, il nuovo piano della mobilità: le “isole ambientali”
Non meno dirompente potrebbe essere la creazione di “isole ambientali” che dovrebbero estendersi per gran parte della città: all’interno delle singole aree, da cui saranno escluse pressoché solo le vie a grande scorrimento quali i viali Fermi, delle Industrie, Stucchi e Campania, potrebbe essere fissato il limite di velocità a 30 chilometri orari, potrebbe essere creata una rete di sensi unici contrapposti o a forma di U che impediranno l’attraversamento perpendicolare e potrebbe essere introdotta la sosta a pagamento.
L’amministrazione punta, inoltre, a rendere più sostenibile la mobilità con il potenziamento delle piste ciclabili e con la revisione della logistica tramite la creazione di locker e di punti in cui dovrebbero convergere le merci per le consegne all’interno della città.