Episodi di bullismo, vandalismo, situazioni ai margini della legalità. Il sindaco di Bellusco Mauro Colombo traccia un quadro preoccupato decidendo, a estate iniziata, di rivolgersi apertamente “a chiunque, tra voi, ha un ruolo di cura verso i nostri giovani. Penso a genitori, nonni, zii, adulti impegnati nella vita della nostra comunità”.
L’appello del sindaco di Bellusco: si rivolge alle famiglie
Una lettera aperta, diffusa anche via social, sui canali del Comune. Per chiedere attenzione: “È fondamentale che noi adulti sentiamo, forte, il dovere di vigilare sul loro comportamento, intervenendo con fermezza se assistiamo ad atti o episodi che violano le regole del vivere civile. Vediamo giovanissimi in giro a notte fonda, addirittura poco prima dell’alba”.
Una lettera che parte da Bellusco ma che può idealmente tracciare la situazione di molti Comuni della Brianza. Gli esempi non mancano: una settimana fa un’ottantina di giovanissimi sono stati identificati dalla polizia (un centinaio in piazza si erano dispersi alla vista delle forze dell’ordine), in inverno a Monza decine di ragazzi erano stati trovati a bere in piazza Carrobiolo.
L’appello del sindaco di Bellusco: sotto osservazione una fascia di ragazzi quasi tutti minorenni
E allora l’appello: “Vediamo oggetti danneggiati, persone che in gruppo intimoriscono chi è solo. Le forze dell’ordine sono già attive, ma serve l’aiuto di tutti per evitare che le situazioni degenerino. Un aiuto concreto di attenzione, di intervento, di confronto con i propri figli, di presenza nei luoghi più a rischio”.
Sotto osservazione una fascia di ragazzi quasi tutti minorenni, tra i 14 e i 17 anni; e i luoghi che frequentano liberamente la sera e la notte: il parchetto di via Rimembranze, di piazza Libertà e la zona della Polisportiva, “dove c’è il nuovo campo sportivo, realizzato apposta per loro, per dare un’alternativa di aggregazione libera e positiva al girovagare”, dice il sindaco.
“Impegniamoci tutti a frequentare questi luoghi la sera, proprio per far capire ai nostri ragazzi che sono di tutti e che vanno usati civilmente – dice il sindaco – Io non ho figli però mi pongo la domanda se sia corretto che un giovanissimo sia in giro per il paese a notte fonda. Solo insieme possiamo fare in modo che l’estate dei nostri giovani sia sicura, serena, di tutti e per tutti”.