Masterplan della Reggia di Monza: per completarlo servono altri 100 milioni

Non tutti gli interventi immaginati dal "piano regolatore" di Villa reale e Parco di Monza sono finanziati dai 55 milioni già stanziati.
Monza villa reale
Monza villa reale

Il programma di interventi di fase 2? Non basta: servirà anche una fase 3 per portare a compimento gli interventi previsti per la Villa reale e il Parco di Monza attraverso il masterplan, approvato mercoledì 31 maggio dal collegio di vigilanza sull’Accordo di programma che ha portato, in tutto, 55 milioni di euro dalla Regione alla Reggia (come quota di ingresso nella proprietà indivisa).

Oltre 23 milioni sono già stati assegnati ai progetti di fase 1, il masterplan definisce il futuro. Ma dice anche che, per completare quanto programmato, serviranno altri 98.482.645 euro, quasi il doppio di quelli stanziati finora e senza contare i 77 milioni destinati da Aci e Ministero delle infrastrutture all’autodromo.

Masterplan della Reggia: la fase 2 (già finanziata)

Intanto, però, i 32 milioni finora rimasti da assegnare e definiti dal masterplan per la fase 2. Per la Villa reale si parla di 7 milioni di euro per il corpo centrale, 2 per la messa in sicurezza dell’ala nord cadente, 2 per il Serrone destinato a welcome wing: non sono tematizzati. Poi i Giardini reali, con quasi 116mila euro per il restauro della rotonda dell’Appiani, 1,2 milioni per le manutenzioni inclusi il recupero del giardini su via Boccaccio, ripristini di filari, le cascatelle, la rinaturalizzazione dell’ex hockey (cioè la demolizione). Questi sono tematizzati, mentre non lo sono il milione per i dèhor del Serrone, l’avancorte, la corte d’onore e il giardino meridionale, così come i 500mila euro per il laghetto e 3,5 milioni per il cannocchiale prospettico.

Passando al Parco, 4 milioni vanno alle manutenzioni straordinarie, con anche adeguamento del parco macchine e monitoraggi ambientali. Poi 433mila euro per il recupero delle porte storiche, 2,7 milioni per cascina Bastia, 1,9 per cascina del Sole o cascina San Fedele, 2,6 per “l’area filtro” del Serrone, cioè la zona di sbarco della metropolitana, 2,5 milioni per i viali Cavriga e Mirabello, altri fondi (700mila euro) per la riqualificazioni della piscina oltre quelli già previsti. Sono 32,325.420 euro, ai quali si aggiungono 550mila euro per il piano di comunicazione.

Tra i recuperi extra masterplan (e finanziati diversamente) si contano il recupero dell’ex Paolo Borsa (finanziato da Regione e Comune, 8,8 milioni), il recupero dell’anello di velocità (pagato da Regione e ministero, 8 milioni), i 2 milioni per la piscina già stanziati dalla Lombardia e altri 2 per i progetti della facoltà di agraria dal Pnrr. Tra fase 2 e altri fondi, fanno oltre 53 milioni in totale.

Masterplan della Reggia: la fase 3 (senza fondi)

E poi, appunto, la fase 3, cioè progetti che non hanno fondi e che, si legge, dovrebbero essere finanziati ricorrendo a “fonti pubbliche o private”. Per Villa reale si parla di 1 milione per il corpo centrale, 2 per l’ala sud, 9 per l’ala nord, 25 milioni per i “corpi di servizio” delle ali nord e sud, altri 4 per il Serrone. E poi, ai Giardini, altri 2,2 milioni per gli stessi progetti già previsti in fase 2 tra Serrone, laghetto e cannocchiale prospettico, oltre a quasi 70mila per la torretta.

Nel Parco altri 25mila euro per Porta Monza, quasi 2 milioni per la gestione di boschi, filari e prati, quasi 1 milione per monitorare le piante monumentali, altri 24 milioni per le ville Mirabello e Mirabellino, poi 1 per cascina Milano così come 11 per cascina del Forno, 120mila euro per Cavriga, 2,4 milioni per cascina Frutteto, 1,1 per il centro Rai, 1 per cascina Fontana e altri 300mila per cascina del Sole o cascina San Fedele, circa 1,3 milioni per cascina Cernuschi, Cattabrega, Mulino del Cantone, Mulini asciutti, 262mila per la Fagianaia, , 4 milioni complessivi per le cascine Casalta Vecchia e Nuova. Un altro milione servirebbe ai Mulini San Giorgio, poco meno di 800euro per Costa Alta, Costa Bassa e Isolino. Vengono aggiunti infine “interventi sulle aree scoperte” per circa 13 milioni di euro, tra viali e “aree specializzate”: zone attrezzate per attività sportive, per il relax.