Non sembra esserci particolare fretta, ma il suo destino è messo nero su bianco: non più spazio espositivo (se non in prima parte), ma sede dei servizi d’accoglienza per il pubblico, in particolare quello della Villa reale di Monza. È la proposta per l’orangerie, il Serrone, così come definita dai redattori del masterplan della Reggia approvato mercoledì 31 maggio.
La proposta è sostanzialmente analoga a quella vista nella prima bozza del piano, circolata all’inizio dell’anno. All’interno di un rinnovato Serrone, affacciato sul roseto, è prevista “la sua trasformazione in una welcome wing (letteralmente ala di benvenuto, ndr) integrata ad altre funzioni didattico-espositive e di supporto ai visitatori“, inclusa una parte “dedicata alla ristorazione“. Arco temporale di realizzazione, non prima di 5 ed entro 10 anni, al prezzo stimato di 2 milioni di euro.
Il Masterplan, il Serrone, la welcome wing
Lo spazio sarebbe gemello di quello previsto a Cascina Bastia, cioè il primo edificio dall’ingresso di Porta Monza sulla sinistra. Lì è progettata la principale funzione “ricettiva”, qui intesa come orientamento dei visitatori, con “l’implementazione di un polo dell’accoglienza e dei servizi: servizi igienici, orientamento, info point, rental, bookshop, biglietteria, terminal del trasporto pubblico, servizi di ristorazione con servizio prolungato nelle ore serali grazie all’apertura del primo tratto del viale Cavriga e alla messa a disposizione dell’esistente grande parcheggio”.
Il Serrone sarebbe un secondo polo “più specificatamente a servizio delle utilizzazioni della Villa stessa, attraverso una welcome wing e una successione di strutture affacciate su un dehor verso il roseto”. Nel masterplan è formula anche una ipotesi di distribuzione degli spazi, per quanto il disegno avverta che “l’intervento di sistemazione del Serrone, ha un semplice valore esemplificativo, nel senso che identifica la dotazione che dovrà essere garantita senza la pretesa di fissare i suoi elementi in via definitiva”.
Masterplan della Reggia: l’ipotesi per gli spazi del Serrone
Un terzo degli spazi, sulla destra, a fianco della Rotonda dell’Appiani, è destinato a biglietteria e bookshop (arancione), mentre tutto il resto dell’edificio (sempre al piano terra) è classificato come “servizi di assistenza culturale e di ospitalità per il pubblico” (viola), di fronte ai quali sono rappresentanti i dèhor, in parte coperti e in parte no: si tratta dell’area in cui venivano messe a dimora le rose del concorso annuale. Nella parte posteriore (sul lato quindi del parcheggio di Porta Monza) si vedono locali di servizio e toilette. Al piano superiore sulla destra (sopra la biglietteria, raggiungibile da scala e ascensore) gli spazi espositivi (un terzo di quelli esistenti oggi), e altri spazi di servizi al pubblico.