Lissone: vietato usare l’acqua potabile per usi diversi da quello alimentare, domestico e igienico

Il sindaco di Lissone Laura Borella ha firmato l'ordinanza per il divieto di usare l'acqua potabile per usi diversi da quello alimentare, domestico e igienico.
Rubinetto dell’acqua
Rubinetto dell’acqua

Divieto di prelievo e consumo di acqua potabile per l’irrigazione ed annaffiatura di giardini e prati, se non dalle 20 fino alle 6 del mattino, il lavaggio di aree cortilizie e piazzali, veicoli privati, ad esclusione di quello svolto dagli autolavaggi, il riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino, piscine private, anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua (escluse le fontane naturalistiche e specchi d’acqua con presenza di fauna e flora ittica).

Lissone, acqua potabile: l’ordinanza del sindaco Laura Borella

Il sindaco di Lissone, Laura Borella, ha emesso mercoledì 29 giugno l’ordinanza che, con decorrenza immediata e sino al termine della criticità idrica, impone divieti di prelievo e consumo di acqua potabile per precisi scopi e per tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico ed igienico.

Col provvedimento, il sindaco invita altresì la cittadinanza di Lissone ad “un uso razionale e corretto dell’acqua potabile, riconoscendo la massima importanza della collaborazione attiva di tutti i cittadini” ed avverte che il mancato rispetto dell’ordinanza sarà sanzionato con l’applicazione della pena pecuniaria prevista.

Lissone, acqua potabil: controlli di polizia locale e forze dell’ordine

Il sindaco di Lissone ha quindi disposto misure di controllo da parte della Polizia Locale e delle forze dell’ordine tese a far rispettare l’ordinanza nonché a perseguire eventuali prelievi abusivi (idranti, etc.). È il provvedimento per il risparmio idrico che impone limitazioni per l’utilizzo dell’acqua potabile, in considerazione dell’endemica carenza idrica che sta caratterizzando l’attuale periodo, ritenendo necessaria “l’adozione di misure di carattere straordinario ed urgente, finalizzate a razionalizzare l’utilizzo delle risorse idriche disponibili, al fine di garantire a tutti i cittadini – si evidenzia nell’ordinanza –di poter soddisfare i fabbisogni primari per usi alimentare, domestico ed igienico, vietando al contempo l’utilizzo dell’acqua potabile per altri usi”.