“Perché nessuno localmente parla della crisi idrica? Cosa possiamo fare per ritardarla? Vi pare possibile che nessuno in ambito politico locale, a meno che me lo sia perso, stia finora parlando di questioni ambientali, che invece dovrebbero essere le più importanti di tutti nel mondo ormai altamente distopico che ci è stato costruito attorno da 40 anni a questa parte, nel nostro territorio?”.
Il problema della crisi idrica: “Necessario cambiare modelli di vita e consumi”
Sono solo alcune delle domande (urgenti) che Fabrizio Cortesi, candidato sindaco a Lissone con Europa Verde, pone all’indirizzo delle istituzioni, a cominciare da quelle locali a proposito di un tema fra i più pressanti del momento. “Di ambiente, clima, crisi idrica se ne parla solo quando le crisi sono già in atto, mai in ottica preventiva, e questa è una carenza gravissima da parte della politica, che anche localmente su questi temi resta colpevolmente silente, forse proprio per non scoprire il fatto che è lei stessa la causa di questi mali– ritiene Cortesi – possibile che nessuno stia parlando, localmente, della crisi idrica e della necessità di cambiare i nostri modelli di vita e di consumi, proprio le cause primarie anche di questa crisi? Come si fa a pensare che si possa continuare a prelevare acqua dalle falde a questi ritmi, all’infinito, quando le falde non si ricaricano più in quanto il suolo al di sopra è stato completamente ricoperto, non piove più e sempre meno e le montagne non hanno più ghiaccio né neve? Si deve restare a secco ai rubinetti per iniziare a gridare al lupo per la crisi idrica?”.
Cortesi: “Mancanza della politica sul problema della crisi idrica, ho chiesto un incontro al sindaco”
E aggiunge. “Perché non è stata ancora emanata una ordinanza urgente che sensibilizzi le persone e disciplini l’uso corretto dell’acqua da parte di privati, enti comunali, aziende e per l’utilizzo e limitazioni dell’acqua di rete per le annaffiature dei giardini e per le piscine?” Cortesi ritiene vi sia una mancanza della politica che “oltre a non dare i messaggi alla popolazione su come contribuire per ritardare la catastrofe, non si ha nemmeno pensato di lavorare per ridurre le perdite negli acquedotti”. E fa sapere di aver richiesto un incontro sul tema col neo sindaco di Lissone, Laura Borella.