Crisi dell’acqua in Lombardia, la Regione: non ancora a rischio, ma niente sprechi

La Regione conferma che non c'è ancora un allarme ma che il livello di severità della crisi idrica è elevato: raccomandazioni ai cittadini.
Siccità, in tanti Paesi la mancanza di acqua è un problema
Siccità, in tanti Paesi la mancanza di acqua è un problema

La Lombardia fa i conti con la siccità e la crisi idrica. “In Conferenza delle Regioni sottolineerò la necessità di mantenere un equilibrio tra le esigenze del mondo agricolo con quelle legate all’utilizzo civile dell’acqua. Non devono esserci sofferenze né da una parte né dall’altra. Sarà un equilibrio difficile da trovare, ma faremo di tutto per evitare problemi maggiori”, ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana invitando tutti i cittadini a fare un uso attento e “parsimonioso” dell’acqua in questo periodo.

Crisi dell’acqua, la Lombardia, il mondo agricolo

“Stiamo seguendo il problema da tempo” ha detto Fontana a proposito della siccità. “Abbiamo assunto provvedimenti per cercare di regolare il deflusso dell’acqua proveniente dai bacini del comparto idroelettrico. È stato anche raggiunto un accordo con il mondo agricolo per salvare la prima semina e realizzare il primo raccolto”. Per il presidente si tratta di interventi utili a tamponare la criticità e a razionalizzare l’utilizzo dell’acqua ancora disponibile. “Ribadisco che la nostra regione non è ancora in difficoltà per quanto riguarda il consumo civile”. “Dobbiamo cercare – ha spiegato il governatore – di utilizzare l’acqua nel modo più opportuno. Negli anni passati sulla Pianura Padana, in questo periodo, l’acqua risultava sufficiente. Ciò che si accumulava nei mesi invernali, quindi, serviva a compensare le eventuali necessità impellenti. Oggi la situazione è diversa e va affrontata in maniera strutturale, attuando varie iniziative che presto esporremo al Governo”.

Lombardia e crisi dell’acqua: stato di severità idrica alta

L’Osservatorio permanente sugli utilizzi della risorsa idrica nel Distretto del fiume Po in Lombardia, riunitosi oggi (cioè lunedì 10 giugno, nda), ha stabilito il passaggio dal ‘livello medio’ di severità idrica allo ‘stato di severità idrica alta’, scrive la Lombardia riferendo la conferma di Massimo Sertori, assessore della Regione Lombardia a Enti locali, Montagna, Piccoli Comuni ed Energia. “In questo contesto, l’Autorità di Bacino ha proposto una diminuzione dei prelievi irrigui in tutto il bacino del Po, rilasciando maggiori quantitativi di acqua per far fronte alle necessità potabili. La proposta dell’Autorità prevede di limitare le derivazioni in atto di almeno il 20%, mantenendo inalterati i rilasci dei grandi laghi, oppure di limitare il prelievo alle sole ore notturne”.

“In relazione alla Lombardia considerato che al momento non si rilevano problemi all’acqua potabile in modo diffuso, stiamo concentrando gli sforzi per cercare di preservare – spiega Massimo Sertori – la prima stagione irrigua e quindi il primo raccolto. L’accordo raggiunto con i gestori idroelettrici è volto a mettere a disposizione acqua per coprire almeno 10 giorni di irrigazione”.