La mostra su Armida Barelli a Villasanta in Villa Camperio

Si inaugura venerdì 13 gennaio, alle 17.30 a Villasanta, la mostra “Armida Barelli. Nulla sarebbe stato possibile senza di lei”.
La canonizzazione di Armida Barelli nel duomo di Milano - foto Università Cattolica
La canonizzazione di Armida Barelli nel duomo di Milano – foto Università Cattolica

Si inaugura venerdì 13 gennaio, alle 17.30 nella sala Lissoni di Villa Camperio a Villasanta, la mostra “Armida Barelli. Nulla sarebbe stato possibile senza di lei”, dedicata alla vita e al pensiero della cofondatrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Al taglio del nastro saranno presenti il sindaco, Luca Ornago, l’assessore alla Cultura, Adele Fagnani, e Letizia Caccavale, membro del coniglio direttivo di Alumni Cattolica, associazione Ludovico Necchi. L’allestimento è curato dall’Università Cattolica e dall’Istituto Giuseppe Toniolo, e resterà aperto al pubblico fino al 18 gennaio.

La mostra su Armida Barelli a Villasanta: “Donna di spessore culturale e spirituale”

«Armida Barelli è stata capace di dare un contributo prezioso all’emancipazione delle donne italiane, ricordando loro allo stesso tempo i grandi valori del matrimonio, della maternità e della famiglia», spiega Letizia Caccavale, che porta a Villasanta la mostra itinerante che ha debuttato in Consiglio regionale e che è già stata in diversi Comuni della Brianza, partendo da Monza.
«La nostra città è onorata di ospitare la mostra che racconta di una donna dallo spessore culturale e spirituale come quello di Armida Barelli, che ha saputo rendere protagoniste le donne del loro tempo».

La mostra su Armida Barelli a Villasanta: gli orari di apertura

La mostra resterà aperta sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Lunedì dalle 10 alle 12 solo per le scolaresche e martedì e mercoledì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Ingresso libero. Il Cittadino è media partner dell’evento.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.