Sarà possibile visitare fino al 14 ottobre (dal lunedì al sabato) all’Orangerie del Collegio della Guastalla la mostra dedicata ad Armida Barelli, straordinaria figura femminile vissuta a cavallo tra l’’800 e il ‘900 alla quale si deve, tra l’altro, la fondazione della Gioventù Femminile di Azione Cattolica e dell’Università Cattolica (insieme a padre Agostino Gemelli e ad altre personalità dell’epoca), l’ateneo che lei chiese espressamente di dedicare al Sacro Cuore di Gesù.
Mostra su Barelli all’Orangerie della Guastalla di Monza: “Ha valorizzato il talento femminile”
L’iniziativa, promossa dall’Università di largo Gemelli, dall’Istituto Toniolo e dal Consiglio regionale della Lombardia è stata inaugurata sabato 1 ottobre. “Barelli–ha sottolineato Letizia Caccavale, monzese, presidente del Consiglio Pari opportunità della Regione– è una testimonianza vivida della trasformazione del suo amore per la vita in opere di bene. È stata una donna determinata in un contesto maschile, una vera appassionata di Cristo che ha saputo valorizzare il talento femminile nella sua unicità. Barelli, coniugando la modernità con la tradizione, ha permesso a tante donne di studiare, di credere in sé stesse, di emanciparsi”. Presente al vernissage anche Ernesto Preziosi, vice postulatore della causa di beatificazione della Barelli, già proclamata beata lo scorso aprile, che ha ripercorso le tappe principali dell’esistenza di colei che, andando su e giù per l’Italia, si definiva scherzosamente “la zingara del buon Dio”. La mostra, che nasce da una pregevole graphic novel di Giancarlo Ascari e Pia Valentinis, edita da Panini, è aperta dalle 9 alle 18 senza prenotazione. Possibile anche effettuare visite guidate grazie alla disponibilità di alcuni volontari.