La mostra dedicata ad Armida Barelli fa tappa a Carate Brianza

L'inaugurazione della rassegna, che sarà ospitata dalla Villa Cusani, è prevista a mezzogiorno di domenica 16 ottobre. Visite fino al 30 ottobre
Armida Barelli (foto da www.vatican.va)

Fa tappa a Carate Brianza il tour itinerante sul territorio lombardo della mostra “Armida Barelli. Nulla sarebbe stato possibile senza di lei”, promosso dal consiglio regionale della Lombardia in collaborazione con l’Università Cattolica e con l’Istituto Toniolo, ente fondatore dell’Ateneo. Il Cittadino Monza e Brianza è media partner dell’iniziativa. Da domenica 16 a domenica 30 ottobre la mostra sarà visitabile in Villa Cusani il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. All’inaugurazione, in programma alle 12 di domenica 16, interverranno la presidente del consiglio Pari opportunità del consiglio regionale della Lombardia Letizia Caccavale, Aldo Carera, direttore dell’Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia “Mario Romani”, il sindaco Luca Veggian e l’assessore Ian Farina.

Armida Barelli: un percorso di vita esemplare

Uno dei pannelli della mostra

Determinata e infaticabile, Armida Barelli, proclamata beata il 30 aprile scorso in Duomo a Milano, ha segnato la prima metà del Novecento con la sua volontà di rafforzare la fede e la presenza cattolica in tutta la penisola, promuovendo le iniziative laicali senza distinzione di ceto, dando un contributo fondamentale all’emancipazione delle donne. Alla cofondatrice dell’Università Cattolica, l’Istituto Toniolo ha dedicato una mostra per illustrare ai giovani e meno giovani la vita di Barelli attraverso testi, fotografie d’epoca e illustrazioni. Il pannello finale presenta un prospetto cronologico che mette in connessione l’opera di Armida con i più importanti eventi che hanno segnato il Paese nell’ambito della politica e delle lotte per l’emancipazione femminile. La mostra è tratta dalla graphic novel “Armida Barelli. Nulla sarebbe stato possibile senza di lei”, ideata e curata da Tiziana Ferrario, con sceneggiature e illustrazioni di Giancarlo Ascari e Pia Valentinis per Franco Cosimo Panini editore e con la consulenza storica di Aldo Carera ed Ernesto Preziosi