Inaugurata in Villa Cusani a Carate Brianza la mostra su Armida Barelli

L'esposizione potrà essere visitata fino a domenica 30 ottobre. Il progetto editoriale ripercorre la vita della cofondatrice dell'università cattolica
Il momento del taglio del nastro, effettuato dal sindaco Luca Veggian

È stata inaugurata domenica 16 ottobre, negli spazi al primo piano di Villa Cusani Confalonieri a Carate Brianza, la mostraArmida Barelli. Nulla sarebbe stato possibile senza di lei”. L’esposizione, curata dall’istituto Toniolo, in collaborazione con l’università cattolica di Milano, è patrocinata dall’amministrazione comunale di Carate Brianza e gode della mediapartnership della nostra testata. Al taglio del nastro, sono intervenuti il sindaco Luca Veggian, gli assessori Ian Farina e Fabio Cesana, alcuni consiglieri comunali, la presidente del consiglio per le pari opportunità del consiglio regionale della Lombardia Letizia Caccavale, che sta promuovendo un tour della rassegna sul territorio non solo della Lombardia, il direttore dell’archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia “Mario Romani” Aldo Carera ed il diacono permanente Emilio Cesana. Il progetto è articolato in pannelli tratti dalla graphic novel omonima, curata da Tiziana Ferrario, con sceneggiature ed illustrazioni di Giancarlo Ascari e Pia Valentinis, per Franco Cosimo Panini editore. Le visite saranno possibili fino a domenica 30 ottobre, con i seguenti orari: il sabato e la domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

Armida Barelli: una figura straordinaria per il mondo femminile

La benedizione del diacono Emilio Cesana

Armida Barelli, appena beatificata, è stata protagonista della nascita dell’università cattolica del Sacro Cuore, di cui è stata cofondatrice, e rappresenta ancora oggi, a 70 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il giorno di Ferragosto del 1952, una figura di riferimento per chi lavora per l’emancipazione femminile e le pari opportunità. È stata una grande educatrice, nonché dirigente dell’Azione Cattolica e cofondatrice delle Missionarie e dell’Opera della Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo.

Armida Barelli: gli interventi alla presentazione della mostra

Da sinistra, Farina, Cesana, Veggian, Caccavale e Carera

«Per noi ospitare una mostra importante come questa è un onore -ha spiegato il sindaco Luca Veggian-. Mi complimento con Letizia Caccavale, che conosco da tempo, per il lavoro che sta facendo per diffonderla. È bello poter trasmettere questo messaggio alle nuove generazioni». Analogo l’entusiasmo dell’assessore alla cultura ed all’istruzione Ian Farina: «Armida ebbe grandi maestri, come padre Agostino Gemelli, ed ha costruito grandi opere. Io ho frequentato l’università cattolica e conosco il suo valore. La vita di Barelli è uno spunto anche per la nostra vita quotidiana». Sulla stessa lunghezza d’onda si è espressa Letizia Caccavale, presidente del consiglio per le pari opportunità del consiglio regionale della Lombardia: «Grazie al sindaco, che ha accolto la proposta di ospitare la mostra. Armida è stata una figura straordinaria, che ha a che fare con i temi delle pari opportunità ed educativi. La sua storia ci insegna che non siamo mai soli: lei si è sempre affidata al cuore di Gesù. Armida ci indica con la sua esperienza che si può sperare in un mondo migliore: è stata una donna determinata, mossa dal motore della fede, una leader umile e capace di coinvolgere altre donne, sempre con la fede come punto di partenza. La sua è una testimonianza viva». Dopo la benedizione del diacono Emilio Cesana, Aldo Carera, direttore dell’archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia “Mario Romani”, ha guidato i presenti in una breve visita, sottolineando che «quando abbiamo cominciato a studiarla, in vista della sua beatificazione, Armida era una figura sconosciuta anche in università, schiacciata da quella di padre Gemelli. Ora il progetto è di completare il percorso con due altre graphic novel, sullo stesso padre Gemelli e su Giuseppe Toniolo».