Elezioni: chi c’è in corsa per il seggio di Berlusconi al Senato

Firme e nomi da depositare entro lunedì alle 12: al momento ai nastri di partenza per le elezioni suppletive al Senato sono in sette.

A una manciata di ore dalla presentazione delle candidature per il seggio al Senato che è stato di Silvio Berlusconi il quadro dei contendenti è tutt’altro che chiaro. E potrebbe non esserlo fino a domenica sera dato che i termini per gli aspiranti parlamentari scadranno lunedì a mezzogiorno.

Elezioni: sette ai nastri di partenza

Al momento ai nastri di partenza si sono schierati il forzista Adriano Galliani sostenuto dal centrodestra compatto, Marco Cappato, sostenuto anche dal Pd, Cateno De Luca di Sud chiama Nord, l’ex consigliere comunale di Paderno Dugnano Domenico Di Modugno del Partito comunista italiano, Daniele Giovanardi di Democrazia Sovrana e Popolare, Lillo Massimiliano Musso di Forza del Popolo. L’ultima, finora, a lanciare la sfida è stata Giovanna Capelli di Unione Popolare che ha formalizzato la sua corsa lunedì 11: per vedere il proprio simbolo stampato sulla scheda elettorale dovrà, però raccogliere 350 firme. 

Elezioni: il programma di Unione Popolare, l’ultima a lanciare la sfida

«Vogliamo dare – spiegano i rappresentanti di UP – ai cittadini e alle cittadine che non votano e a chi vota il meno peggio o è senza speranza la possibilità di votare per noi». «Siamo contro la guerra e l’invio di armi all’Ucraina – elencano dettagliando il loro programma – e per una risoluzione diplomatica dei conflitti come dice la nostra Costituzione. Lottiamo per il lavoro stabile e sicuro con proposte concrete come la legge per un salario minimo legale non inferiore a 10 euro l’ora e per l’inserimento del reato di omicidio sul lavoro. Non vogliamo alcuna forma di autonomia differenziata e di presidenzialismo. Siamo per la difesa e il rilancio del pubblico a partire dalla sanità, dalla scuola e dai trasporti. Ci battiamo per tutti i diritti di autodeterminazione. Pretendiamo la tutela vera del territorio fuori dalle logiche predatorie delle grandi opere come Pedemontana e quelle progettate per le Olimpiadi 2026».

Elezioni: test per le Europee di giugno 2024

Per alcuni candidati la competizione d’autunno rappresenterà un test in vista delle Europee del giugno 2024: vanno letti in questo senso sia il movimentismo di Cappato sia l’arrivo in Brianza di De Luca che durante la campagna elettorale potrebbe sondare il terreno con l’intento di stringere alleanze che tra nove mesi possano consentirgli di superare la soglia di sbarramento. Con lo stesso obiettivo potrebbero guardare con interesse agli esiti della sua operazione moderati come  Lombardia Migliore di Moratti e Italia Viva di Renzi.