Contrasto al disagio giovanile, incontri nelle scuole superiori di Monza e Brianza

Il progetto è stato proposto dalla Prefettura a tutte le scuole secondarie di secondo grado della Provincia di Monza e della Brianza
Monza Prefettura
Monza Prefettura Fabrizio Radaelli

Disagio giovanile: dopo i drammatici episodi accaduti nelle ultime settimane che hanno visto protagonisti alcuni giovani, come il 17enne finito all’ospedale, a Monza, per astinenza da psicofarmaci, il prefetto Patrizia Palmisani ha deciso di imprimere una accelerazione alle attività del tavolo di coordinamento promosso a ottobre dello scorso anno, tra diverse Istituzioni del territorio (Enti locali, delle Forze di polizia, delle Aziende sanitarie, delle Istituzioni scolastiche, della Consulta provinciale degli studenti e delle Associazioni di categoria), per sviluppare strategie condivise per il contrasto del fenomeno.
Definito in particolare un programma di incontri nelle scuole secondarie di secondo grado della Provincia, nel corso dei quali operatori sanitari e appartenenti alle Forze di polizia si confronteranno con gli studenti delle prime sull’importanza della consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni, allo scopo di prevenire e disincentivare i comportamenti a rischio.

Il tavolo contro il disagio giovanile promosso dalla Prefettura

Nel presentare l’iniziativa, sviluppata in collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale, le Aziende ospedaliere e le Forze di polizia, il prefetto Palmisani ha evidenziato che: «l’obiettivo è dare un segnale di presenza e di vicinanza ai giovani, aiutandoli ad acquisire consapevolezza del fatto che tutti i comportamenti che si sceglie di adottare hanno delle conseguenze. Alcuni recenti episodi, nella loro drammaticità, sembrano richieste di attenzione gridate dai giovani coinvolti. Le Istituzioni della nostra società, non soltanto quelle pubbliche, devono allora tornare a mettere al centro le giovani generazioni, accompagnandole in un percorso di crescita che non può fondarsi soltanto sulle esperienze che l’individuo si trova ad affrontare, ma che deve fondarsi anche sulla conoscenza di modelli di comportamento che possono eventualmente essere alternativi tra loro, ma comunque ispirati alla convivenza civile e al sostegno reciproco».

Adesioni al progetto della prefettura entro il 7 aprile: ad aprile 15 incontri in sette scuole

Il progetto è stato proposto a tutte le scuole secondarie di secondo grado della Provincia di Monza e della Brianza, che avranno tempo fino al 7 aprile per manifestare l’interesse a far partecipare i propri studenti all’iniziativa. Nel corso del mese di aprile sono già stati programmati 15 incontri in 7 scuole della Provincia, in cui saranno coinvolte 51 classi prime.