Il sindaco di Ornago, Daniel Siccardi, ha deciso di richiedere la sospensione del processo nell’ambito del procedimento che lo vede accusato di simulazione di reato. La vicenda risale all’aprile 2021 quando lo stesso Siccardi aveva presentato denuncia per minacce, intimidazioni via mail e lettere. La svolta nel caso è arrivata però a inizio dello scorso anno con la notizia dell’avvio delle indagini contro Siccardi con l’accusa ipotizzata di simulazione di reato.
Caso Siccardi: la denuncia delle minacce ricevute
Le indagini si sono chiuse a maggio mentre a inizio dello scorso dicembre è sopraggiunto il rinvio a giudizio con la prima udienza fissata a gennaio 2023. Dal canto suo il primo cittadino si è sempre proclamato innocente e cercato di testimoniare la propria estraneità anche attraverso nuove perizie sui propri dispositivi di telecomunicazione.
Caso Siccardi: la richiesta nel giorno della prima udienza per simulazione di reato
Giovedì 12 gennaio, proprio nel giorno previsto per la prima udienza, il primo cittadino ha comunicato con una nota ufficiale la richiesta di sospensione: “Ho preso questa soffertissima decisione dopo due anni terribili per me e per la mia famiglia – le sue parole – Questa vicenda, che per me rimane assurda, ha assorbito energie fisiche, economiche ed emotive tali che non posso più sostenere. Non posso più sottoporre la mia famiglia a continui attacchi e offese per una vicenda in cui io sono vittima”.
Caso Siccardi: “Dedicare tutte le energie al ruolo di sindaco e alla comunità”
Nella nota emerge la volontà del sindaco di proseguire con la propria attiva amministrativa: “Non è certo l’epilogo che avrei voluto per questa assurda vicenda, ma non posso continuare con questo calvario e il relativo stillicidio che ne consegue. Voglio dedicare tutte le mie energie al mio ruolo di Sindaco, di padre e alla comunità di Ornago. Tutta la vicenda non ha a che fare con le mie mansioni da Primo cittadino che continuerò a svolgere con lo stesso spirito di servizio di sempre”.