Caso Assago, lo psichiatra: “Non etichettiamo subito come malato psichiatrico l’autore del reato”

Lo psichiatra e presidente della Società Italiana di Psichiatria Forense (SIPF) analizza iil caso dell'accoltellamento al centro commerciale di Assago.
Enrico Zanalda, psichiatra e presidente della Società Italiana di Psichiatria Forense (SIPF)
Enrico Zanalda, psichiatra e presidente della Società Italiana di Psichiatria Forense (SIPF)

Assago e Asso protagoniste delle cronache giovedì sera per due vicende drammatiche: al centro commerciale di Assago l’aggressione casuale con un coltello da parte di un uomo di 46 anni in cui è rimasto ferito anche il giocatore del Monza Pablo Mari, nella caserma dei carabinieri di Asso l’uccisione del comandante da parte di un collega che non era ritenuto idoneo a tornare al lavoro dopo una sospensione per malattia.

Caso Assago, lo psichiatra: “Non generalizziamo, stigma dannoso quanto scarso finanziamento servizi”

Enrico Zanalda, psichiatra e presidente della Società Italiana di Psichiatria Forense (SIPF), ha analizzato in particolare il caso milanese.
Siamo veramente costernati per quanto accaduto ieri ad Assago, ma non vorrei che questa tragedia aumentasse a dismisura l’incremento dello stigma e della paura nei confronti della psichiatria. Non generalizziamo quindi – interviene – né la condizione di paziente psichiatrico né quella di depresso con un collegamento semplicistico e stigmatizzante che determina allarme sociale e paura dei nostri pazienti. Sarà la perizia psichiatrica ad attribuire la responsabilità della persona. Lo stigma verso la salute mentale è dannoso quanto lo scarso finanziamento dei servizi di salute mentale a distanza di oltre 40 anni dalla legge Basaglia. Al fine di attuare completamente la riforma psichiatrica del superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), sarebbe opportuno che la Società Italiana di Psichiatria Forense partecipasse anche nell’ottica della prevenzione, all’attuazione pratica della riforma determinata dalla legge per il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari”.

Caso Assago, lo psichiatra: “I comportamenti delle persone sono sempre pluri-determinati “

E poi: “Il soggetto pare fosse anche disoccupato e chissà quali altre caratteristiche emergeranno nei prossimi giorni dalla sua biografia. I comportamenti delle persone sono sempre pluri-determinati e dipendono da molteplici fattori: cultura, personalità, educazione, circostanze ambientali, stato di equilibrio mentale dell’autore del reato e vanno soppesati nell’ottica psichiatrico-forense. Etichettarlo come malato psichiatrico in automatico è ingeneroso verso tutte quelle persone che si curano e lottano per il proprio equilibrio psichico e che, dopo questo episodio se etichettato non correttamente, troveranno maggiori difficoltà nei percorsi di riabilitazione e reinserimento sociale che tutti i giorni i dipartimenti di salute mentale si impegnano a realizzare”.