Le dimissioni, un commissario ad acta e la costituzione di parte civile aperta a tutti i cittadini di Seregno che si sentono “defraudati” dalla vendita dell’azienda di Seregno (Aeb). Sono questi i passi che Tiziano Mariani ha intenzione di mettere in atto, a pochi giorni dalla diffusione del comunicato stampa della Procura di Monza che annuncia la richiesta di rinvio a giudizio per il sindaco di Seregno Alberto Rossi, per Giuseppe Borgonovo, all’epoca dei fatti assessore alle partecipate, Alfredo Ricciardi, segretario comunale di Seregno, Loredana Bracchitta, già presidente di Aeb, Giovanni Valotti, già presidente di A2A, Pierluigi Troncatti, partner di Roland Berger e il bresciano Giovanni Valotti.
Caso Aeb-A2A, Tiziano Mariani: ex consigliere comunale e promotore di diverse azioni sul tema
Ora si attendono le decisioni del Gup che deciderà o meno di accogliere la richiesta della Procura di Monza. Intanto si preparano le mosse per il futuro.
«Se si andrà a processo, il comune di Seregno dovrà costituirsi parte civile. E chi lo farà? L’unica soluzione è quelle delle dimissioni. Sicuramente devono avere la forza d’animo di dimettersi perché voglio ricordare che per molto meno sono nel recente passato sono stati lapidati i sindaci precedenti. La Procura di Monza non parla di danni economici per la città di poca cosa. Non si parla di 2 lire ma oltre 60 milioni di euro di danni per la collettività», chiarisce il suo punto di vista l’ex consigliere comunale.
Proprio Mariani è da anni il promotore delle diverse azioni legali e amministrative che hanno portato a tre sentenze sempre ignorate dall’attuale amministrazione seregnese e dai vertici di A2a.
«Leggo uno stralcio del comunicato della Procura di Monza – dice il neo vice coordinatore lombardo di Forza Italia – “Nonostante le pronunce del Consiglio di Stato e della Cassazione hanno già mantenuto in essere quanto illegittimamente deliberato circa l’integrazione societaria omettendo di procedere con la procedura ad evidenza pubblica”. Un passaggio importante gravissimo. Ci sono tre sentenze Tar, Consiglio di Stato e Cassazione e il comune di Seregno non le ha mai fatte rispettare. Questa vicenda inizia nel 2019 e dopo quattro anni di attesa “ci sarà pure un giudice a Berlino” che faccia rispettare queste sentenze. Perché un comune cittadino deve rispettare le sentenze e qui davanti ai massimi organi della giustizia amministrativa nessuno ha fatto niente? Se un cittadino ruba e c’è una sentenza viene fatta rispettare. A Seregno no. Io mi meraviglio perché fino ad ora non è stato nominato un commissario ad acta per farle rispettare? Io mi auguro che ci saranno degli atti successivi oltre al processo».
Caso Aeb-A2A, Tiziano Mariani: creare una class action di cittadini seregnesi e brianzoli
Altro punto nel piano di Tiziano Mariani è quello, in un eventuale processo, di creare una class action di cittadini seregnesi e brianzoli e di costituirsi parte civile nel processo per i danni provocati dalla vendita di Aeb.
«Stiamo parlando sicuramente di denaro pubblico e forse qualcuno se ne è dimentica – conclude Mariani – Quello che la Procura ipotizza è un danno erariale di oltre 60 milioni di euro: soldi tolti ai cittadini di Seregno dopo aver svenduto l’azienda della città, la storia della nostra città».