Biglietto del bus e della metropolitana da 2 a 2,20 euro a Milano da lunedì 9 gennaio: una ripartenza con rincaro, per i viaggiatori, alla quale Fratelli d’Italia ha risposto con una raccolta firme online su change.org. L’iniziativa è stata proposta in maniera congiunta da Romano La Russa, assessore e vicecoordinatore regionale, Stefano Maullu, coordinatore di Fdi a Milano, e Riccardo Truppo, capogruppo del partito di Giorgia Meloni a Palazzo Marino.
FdI all’attacco sull’aumento dei biglietti metro e bus: “seconda volta in tre anni e mezzo”
«Parafrasando un vecchio motto si potrebbe dire che “l’Epifania i soldi dei milanesi si porta via”», commentano i tre esponenti FdI. L’attacco è diretto alla “sinistra” e all’amministrazione comunale milanese, che sbandierano politiche green e invitano all’uso di mezzi pubblici: ma poi “aumentano il costo dei biglietti per la seconda volta in 3 anni e mezzo” a fronte di dati del bilancio Atm del 2022: “che mostrano ricavi superiori alle previsioni proprio dalla vendita dei biglietti, pari a 80 milioni di euro“.
Aumento biglietti bus e metro: adeguamento Istat, esclusi gli abbonamenti
L’aumento riguarda solo biglietti singoli e titoli occasionali e settimanali per effetto di un adeguamento Istat per il trasporto pubblico milanese e deliberato dall’Agenzia di Bacino lo scorso 26 agosto (ma il Comune ha deciso di adeguare dal 2023 compensando con fondi propri le perdite del sistema fino a fine 2022). Invariato invece il prezzo degli abbonamenti urbani mensili e annuali, così come le agevolazioni previste dal Comune di Milano. Se il biglietto passerà a 2,20 euro, il costo del carnet dieci corse salirà da 18 euro a 19,50 euro, il giornaliero da 7 a 7,60 euro, da 12 a 13 euro il biglietto valido per tre giorni. I biglietti acquistati con la vecchia tariffa saranno validi fino al 10 marzo 2023.