Quindici giorni. Ci sono volute due settimane per disinnescare una crisi di maggioranza che ha rischiato di mandare Arcore alle urne anzitempo. Quindici giorni dove però, grazie alla volontà politica, sembra posto negli archivi della storia arcorese il consiglio comunale del 20 dicembre scorso in cui erano stati bocciati sia il bilancio di previsione che il piano triennale delle opere pubbliche.
E tutto con il voto contrario dei fedelissimi dell’ex vicesindaco Pino Tozzi (i consiglieri Giovanni Timpano e Fabio Varrecchia, FdI) e della stessa consigliera di maggioranza Daniela Sperti di Viviamo Arcore, che aveva più volte preso le distanze dal progetto di rifacimento di piazza Pertini e del suo costo, un milione di euro. In questi 15 giorni ci sono stati una serie di incontri che alla fine hanno fatto maturare una decisione condivisa.
Visto l’epilogo, sindaco Bono, si direbbe che questa crisi si è rivelata quanto mai utile…
“Sono d’accordo, assolutamente vero. È stata necessaria per chiarire alcune situazioni che purtroppo non erano state affrontate con la giusta attenzione e soprattutto non erano state condivise, anche perché ha dato la possibilità di un confronto franco e sincero, aperto. L’obiettivo principale è il bene di Arcore e quindi su questo argomento si sono trovate le posizioni concilianti da parte di tutti”.
Quindi con la consigliera Daniela Sperti è scoppiato l’idillio…
“Spero proprio di sì, mi auguro che sia tale. Nel senso che Daniela aveva necessità di manifestare un suo disagio che mi ha riportato in maniera molto franca e sincera, ne ho preso atto e ci siamo impegnati, proprio per non fare gli errori del passato a mantenere una strettissima collaborazione e, quel che più importa, un dialogo costante”.
Rapporto di fiducia che permetta una collaborazione attiva e proficua per l’intera maggioranza, leggiamo nel comunicato. Vuol dire che Daniela Sperti, in questo nuovo corso, potrà sfoderare e le sue indubbie conoscenze?
“È quello che mi auguro di tutto cuore. Daniela è una persona estremamente capace con un curriculum vitae di tutto rispetto. Mi auguro veramente che ci metta tutta se stessa per migliorare qualsiasi aspetto all’interno del gruppo, ma soprattutto per far crescere la città”.
È su piazza Pertini che sono emerse le maggiori divergenze di vedute, progettuali e finanziarie. Un milione di euro in effetti, non conoscendo comunque i dettagli, sembra davvero una grossa cifra…
“La situazione è questa. A Daniela non piaceva il progetto che era stato rapportato e insieme ad altri consiglieri di maggioranza aveva chiesto la possibilità che fosse rivisto. C’è un discorso di prezzi, ma se il progetto viene rivisto e corretto alla luce dei suggerimenti di Daniela e degli altri consiglieri e ci dovesse essere un’incidenza economica di un certo tipo bisognerà poi fare i conti con quelle che sono le soluzioni”.
Solo un peccato di valutazione politica sfociato poi nella frattura all’interno della maggioranza allora?
“Sicuramente sì, però io lo semplificherei in un peccato di comunicazione. Un peccato legato al fatto che non c’è stato il tempo di comunicare, di apprezzare determinate situazioni e di valorizzare tante cose per la fretta di fare. È stato un errore”.
Quindi anche sulle dichiarazioni “roboanti” apparse sulla stampa locale è tutto rientrato?
“Certo. Come abbiamo dichiarato nel comunicato è stato assolutamente necessario un incontro a tu per tu per chiarirsi su quelle che erano delle informazioni che non erano corrette. Ci ha dato la possibilità di poter partire con il piede giusto per rifondare la nostra alleanza e la nostra maggioranza”.
Adesso inizia un nuovo corso dunque: nuovi impegni, nuove regole e, soprattutto, una partecipazione più attiva di tutte le componenti di maggioranza?
“Sì, lo abbiamo scritto e lo pretendiamo. L’errore che abbiamo individuato in questa situazione è stata la velocità. Facciamo un passo indietro, mettiamo una marcia in meno, parliamo di più, facciamo meno progetti in maniera veloce ma sicuramente molto più proficui e condivisi”.