Arcore: boicottaggio in maggioranza, non passano il bilancio e il piano opere pubbliche

Ad Arcore la maggioranza vacilla: non passano il bilancio di previsione e il piano triennale delle opere pubbliche.
Arcore consiglio comunale
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Ad Arcore la maggioranza vacilla sempre di più, c’è tensione tra le fila di Fratelli d’Italia e tra alcuni ‘sostenitori’ del sindaco Maurizio Bono: al consiglio comunale del 20 dicembre non passano né bilancio di previsione né piano triennale delle opere pubbliche. La cittadinanza, ora, è in sospeso, in attesa della prossima mossa che potrebbe essere una mozione di sfiducia confezionata proprio sotto l’albero.

Arcore: non passano il bilancio e il piano opere pubbliche, tentata riconciliazione in extremis

Iniziata con una sospensione di 10 minuti richiesta dal consigliere Marcello Renzella, capogruppo di Fratelli d’Italia, al fine di tentare una riconciliazione in extremis dei membri della maggioranza, la seduta del consiglio del 20 dicembre è stato un vero e proprio boicottaggio ai danni di Bono da parte dei fedelissimi dell’ex vicesindaco Pino Tozzi (i consiglieri Giovanni Timpano e Fabio Varrecchia).

Arcore consiglio comunale
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«Siamo usciti inizio del consiglio per cercare quella che era una conciliazione in extremis. La cosa parte da lontano, ci siamo trovati a novembre con il consiglio provinciale per tentare una sintesi che non è riuscita, dopo la quale ciascuno è andato per la sua strada – spiega il gruppo di FDI Formato dagli assessori Luca Travascio e Lorenzo Belotti e dai consiglieri Marcello Renzella e Nuccia CorsaroRenzella, come capogruppo ha cercato una conciliazione, chiedendo prima del consiglio comunale una riunione interna a Fratelli d’Italia, su quelle che sarebbero state le decisioni da prendere in consiglio comunale, ma sia Tozzi, che Timpano né Varrecchia hanno accettato questa riunione. Nel corso della sospensione del consiglio abbiamo cercato di capire quali fossero le loro volontà per cercare di riconciliare in qualche modo il partito ma non hanno voluto sentire ragioni. Non c’è stata nessuna direttiva di partito sulla loro votazione in consiglio: sono state decisioni completamente personali delle quali devono assumersi la propria responsabilità».

Arcore: non passano il bilancio e il piano opere pubbliche, il boicottaggio dell’ex vicesindaco

L’obiettivo del ‘boicottaggio’, secondo quanto raccontato dall’ex vicesindaco Tozzi, sarebbe proprio quello di far cadere il ‘governo Bono’ in modo tale da tornare alle urne.

Ad aggiungersi alle fila del ‘malcontento’ e rendendo possibile l’infruttuosità delle votazioni per l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche e del bilancio di previsione, anche la consigliera Daniela Sperti di Viviamo Arcore (maggioranza), già sotto i riflettori nel passato per aver manifestato la propria contrarietà al progetto riguardante piazza Pertini.

Arcore consiglio comunale
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«È difficile riporre la fiducia quando l’elemento centrale su cui si fondano le decisioni di questa amministrazione è l’egocentrismo individuale – ha spiegato la consigliera Sperti nel corso della propria dichiarazione di voto – è difficile riporre fiducia quando il sindaco, della tua stessa lista e che tu hai sostenuto ti offende pubblicamente accecato dal pregiudizio senza voler prima vedere le ragioni della tua scelta. È difficile riporre la fiducia quando chi presiede il consiglio comunale non si preoccupa di far rispettare gli accordi che vengono presi nelle riunioni di maggioranza, anzi il suo intervento è percepito come ostacolo al lavoro dei consiglieri. Infine, mi spiace sottolinearlo, è difficile riporre la fiducia quando il sindaco esclude in malo modo e perentorio dalle riunioni di maggioranza le persone che lo hanno fortemente caldeggiato e sostenuto per motivi che possono anche essere capibili dal punto di vista personale, ma che non sono di interesse pubblico. Non voglio fare di tutta l’erba un fascio ma l’individualismo, il pregiudizio e, consentitemi di dirlo, un po’ di arroganza e supponenza, sono certamente delle costanti troppo presenti in questa amministrazione maggioritaria».

Arcore: non passano il bilancio e il piano opere pubbliche, l’opposizione in maggioranza

Oggi l’‘opposizione nella maggioranza’ è in attesa del naturale corso degli eventi «se fossi io all’opposizione farei il prima possibile una mozione di sfiducia, perché è la mossa più logica da fare – spiega l’ex vicesindaco Tozzi è una situazione in cui Bono si è messo da solo sin dall’inizio, da quando ha licenziato me, a come risponde ai consiglieri, alle più recenti minacce sui giornali. Se si dovesse andare alle elezioni io non mi candiderò: non ho né la salute né il tempo per occupare quella delicata carica. Correrò per vincere di nuovo, ma sicuramente non proporrò più un candidato sindaco delle liste, ma qualcuno del partito».